Il centrocampista della Roma è subentrato a Immobile al 59′ di Svizzera-Italia, quinto impegno della nostra Nazionale nel gruppo C delle qualificazioni ai Mondiali del 2022 in Qatar. Zaniolo si era infortunato ad Amsterdam, durante la sfida del 7 settembre 2020 di Nations League tra Olanda e Italia.
“Zaniolo è un giocatore pronto a dare un contributo?” E’ una delle domande poste al ct della Nazionale Roberto Mancini, alla vigilia della sfida contro la Svizzera. Questa la sua risposta: “Penso che Zaniolo possa essere importante, potrà esserlo in futuro. Ha qualità enormi, è giovane e ha bisogno di giocare, ma è un giocatore che farà la differenza”.
“Sono molto felice di essere qui e di essere parte del gruppo dei campioni d’Europa”. Così il centrocampista racconta il suo ritorno in Nazionale a un anno dal grave infortunio al ginocchio. Zaniolo ricorda il lungo periodo di stop per il doppio infortunio: “La seconda volta è stata una mazzata e sapevo che dovevo ricominciare tutto da capo, ma sono cresciuto come uomo, come persona e come calciatore. Diciamo che non tutti i mali vengono per nuocere e sono riuscito a vedere anche le piccole cose che prima non vedevo. Questo secondo stop mi ha insegnato la cultura del lavoro come l’andare prima al campo, la cura dell’alimentazione e tante cose che prima dell’infortunio non vedevo. A starmi vicino è stata soprattutto la mia famiglia mi è stata vicino. Mi sono detto che dovevo tornare più forte di prima perché il pallone per me è tutto”.
Col ritorno in Nazionale, il romanista ritrova anche l’amico Moise Kean passato alla Juve al posto di Ronaldo. “E’ un gruppo dove tutti giovani e non sono in sintonia, sono uniti e coesi, sono onorato di far parte questo gruppo, e farò di tutto per poterci rientrare. Kean? L’ho visto cambiato e maturato. Come per me il sogno è stare in questo gruppo e spaccare il mondo ma con la testa”.