Ci sono voluti solo 40 minuti di conference call per mettere d’accordo tutto il mondo del calcio, a conferma che l’impegno del presidente federale Gabriele Gravina con il ministro Spadafora, sostenuto dal premier Conte, aveva preparato a dovere il terreno dell’incontro. La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 20 giugno. Alla Lega il compito di stabilire le modalità, con l’apertura della stagione prevista per il 13 o il 14 giugno con le semifinali di Coppa Italia, e la finale che si giocherà nella prima data infrasettimanale disponibile, il 17 giugno.
È sicuramente l’epilogo migliore che si ci poteva augurare, a conclusione di una giornata all’insegna della sintonia e della coesione tra le parti. Esulta il n.1 della Figc, Gabriele Gravina, sempre in prima linea per la ripresa, su cui aveva scommesso tutto e si era anche procurato gli attacchi del presidente del Coni Malagò: “La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese”, dice trionfante. Si accoda il presidente della Lega, Paolo Dal Pino: “Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro”.
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha illustrato i termini della decisione: “Riunione molto utile con tutte le componenti come avevamo detto il calcio sarebbe ripartito quando ci sarebbe stato tutte le condizioni di sicurezza e quando il Cts ci avrebbe dato tutti gli ok. Ora il Paese sta ripartendo, lo sport sta ripartendo. Il Cts ha approvato il protocollo per la ripresa agonistica e ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo. L’altra cosa è che la necessità dei tamponi previsti per i calciatori che non deve in nessun modo ledere le necessità di tutti i cittadini italiani e senza vie preferenziali di nessun tipo. Ho chiesto alla Federcalcio che cosa si farebbe qualora riprendesse il campionato e tornasse l’emergenza sanitaria. La Figc mi ha assicurato che esiste una piano B e C, playoff-playout e cristallizzazione della classifica. Io personalmente mi auguro che si possa dare un segnale positivo a tutto il Paese con le partite della Coppa Italia. Che andrebbe in chiaro: sarebbe una ripartenza da tre importanti competizioni a beneficio di tutti quanti gli italiani”.