“Il contratto con la Yamaha Petronas è definito, lo firmerò nelle prossime ore e daremo l’annuncio in questo weekend – ha spiegato il Dottore. Troppo spesso iniziamo a pensare ai contratti della stagione successiva prima di pensare alla stagione in corso, ma ora abbiamo definito i dettagli e possiamo comunicarlo”.
Il fuoriclasse di Tavullia ha aggiunto dettagli sulla lunga trattativa sconosciuti ai più: “Tra le due gare di Misano abbiamo definito i dettagli del contratto, ma non abbiamo avuto fretta e in questo week end lo firmerò”. Per il nove volte iridato si tratta di “un contratto importante, con alcune persone che dalla Petronas si spostano e seguiranno Fabio Quartararo” nel team ufficiale Yamaha.
Poi la vera notizia: “La durata del contratto è di 1 anno, per ora. Sul tavolo c’era anche un 1+1, ma abbiamo deciso per 1 anno con una porta aperta: se siamo tutti contenti, noi, la Yamaha e la Petronas e i miei risultati sono buoni e lotterò per i primi 5 posti, l’anno prossimo nella pausa estiva deciderò insieme a loro di poter continuare”.
Rossi ha quindi chiarito che “non è un’opzione vera e propria, perché l’opzione è qualcosa di più preciso, ma nel contratto c’è scritto che se siamo tutti contenti potrei proseguire. Mi ero anche un po’ arrabbiato con la Yamaha perché sembrava un accordo di 1 anno secco. Non è detto e bisognerà vedere come andrò nel 2021”.
Nel team malese Yamaha Petronas, guidato da Razlan Razali, Rossi potrà contare sul suo staff attuale o quasi. A cominciare dal capotecnico David Munoz, che ha preso il posto di Silvano Galbusera ad inizio 2020. Tuttavia, un paio di meccanici storicamente al fianco del Dottore, Alex Briggs e Brent Stephens, non lo seguiranno nella nuova avventura.
“Mi mancheranno, volevano venire con me. Alex ha anche detto che avrebbe smesso se avessi smesso io – ha detto con evidente rammarico Rossi -. Sarà triste non averli nel box e correre l’ultima gara senza di loro. Ho provato a portarli con me, ma in Petronas lavora anche altra gente”.