Covid19 colpisce e forse affonda la Super League Argentina: l’AFA (la Lega Argentina) si è riunita per via telematica per provare a programmare una ripartenza e analizzare l’attuale situazione.
Molte squadre non sono in grado di pagare i calciatori e i dipendenti: le TV hanno promesso di rispettare gli accordi e di prolungare i contratti ma, per ora, c’è il fuggi fuggi di sponsor e la totale assenza di incassi.
L’ipotesi più accredita è di finire questa stagione senza retrocessioni, disputare la prossima con due promozioni e nessuna retrocessione (campionato quindi a 28 squadre) e di rinnovare i Diritti TV nel 2022.
In questo modo, i Club potrebbero dedicarsi a lanciare i giovani dai vivai, evitare dispendiose campagne acquisti e, aggiungiamo noi, provare a piazzare qualche calciatore all’estero per ripianare i debiti.
Si apre quindi una FASE di “svendita” che però incontrerà la stessa crisi dall’altra parte dell’Oceano con meno soldi a disposizione per faraoniche campagne di rafforzamento e, soprattutto, ingaggi stratosferici.
C’è da dire che già l’Argentina aveva concentrato le risorse sulla Super League azzerando praticamente la Serie B con un campionato INFINITO di squadre, formule cervellotiche, competitività molto bassa, una marea di partite di centroclassifica inutili.
Ora, il Covid19 rischia di trasformarlo ancor di più in una farsa, peccato…l’Argentina è un paese calcisticamente amabile, la passione dei tifosi è tra le più ammirabili al mondo e nascono ancora tanti talenti.