Nella ventisettesima giornata di Premier League, lo United si aggiudica il derby di Manchester battendo 2-0 il City di Guardiola, che cade dopo 21 vittorie di fila in tutte le competizioni: all’Etihad, decidono il rigore di Bruno Fernandes (2′) e il gol di Shaw (50′). La vittoria dei Red Devils nel derby numero 186 di Manchester, ribadisce che la squadra di Ole Gunnar Solskjaer non va mai presa sottogamba.
Il k.o. in casa ferma, al contrario, la grande corsa del City, dopo 21 successi di fila (ultimi punti lasciati il 15 dicembre nell’1-1 col Wba). Lo United ribadisce di essere inarrestabile lontano dall’Old Trafford: in campionato è imbattuto da 22 match. Il + 11 in classifica è un vantaggio enorme per i Citizens, ma scongiurato il + 17 tra prima e seconda, la Premier mantiene ancora un filo di interesse nella lotta per il titolo.
Lo United, che sale a quota 54 e conserva il secondo posto, può godersi questa vittoria, incanalata subito nel solco giusto, dopo neanche 40 secondi, grazie al disastroso Gabriel Jesus, che sarebbe interessante vedere in una squadra meno oliata e dorata del City e che abbatte sconsideratamente in area Martial, tra l’altro già circondato da quattro suoi compagni. Il portoghese Bruno Fernandes non fallisce dal dischetto, anche senza il saltino primo di calciare. Il City prova a reagire con qualche tiro da fuori ma il 23enne portiere dello United Henderson – da rivalutare nelle gerarchie con De Gea – non corre grossi pericoli. Maguire ringhia come nei tempi migliori e scalcia pure Gabriel Jesus, ammonito.
Un successo meritato e mai messo davvero in pericolo: il Milan, prossimo avversario in Europa League, è avvisato. Il City, invece, torna a riassaporare il gusto amaro della sconfitta, evento che non si verificava dal ko del 21 novembre scorso in casa del Tottenham (2-0 per Mourinho), e resta anche a secco di gol: l’ultima volta era stata proprio nel derby d’andata.