Venerdì lo Zamalek ha alzato il suo 13° scudetto dopo un pareggio con il Bank Al Ahly nella penultima partita della stagione.
Le conseguenze della partita sono state caotiche, soprattutto dopo che il presidente dell’EFA, Ahmed Megahed, si è rifiutato di consegnare adeguatamente il trofeo alla squadra. Cerimonia nel caos, a causa di questo gesto considerato antisportivo.
I rapporti hanno riferito che Shikabala era furioso per il fatto che alcuni dei suoi compagni di squadra, che non erano inclusi nella squadra della partita, e le loro mogli, non fossero ammessi in campo durante le celebrazioni post-partita. Amaro in bocca per i campioni dell’EPL che non hanno ingoiato il rospo, ne’ tentato di soffocare l’amarezza. Inoltre, Shikabala è stato il principale istigatore di insulti sui rivali Al Ahly e sui loro fan nel post partita.
A seguito di questi spiacevoli avvenimenti, la Federcalcio egiziana ha deciso di punire due giocatori dello Zamalek per cattiva condotta, incluso il loro skipper Shikabala.
“Shikabala è sospeso per otto mesi e multato di 500.000 EGP (circa 31.750 dollari) per incitamento ai fan, insulto all’EFA e abusi verbali sui suoi funzionari, nonché per non aver rispettato la cerimonia di incoronazione della lega“, ha affermato l’organo di governo egiziano in una nota.
Anche il terzino destro di Zamalek, Hazem Emam è stato sospeso per quattro partite per “comportamento antisportivo”, ha detto l’EFA senza approfondire ulteriormente. Zamalek probabilmente farà appello alla squalifica di Shikabala, che di fatto lo esclude dall’intera stagione.