Il Liverpool è campione d’Inghilterra. Il digiuno trentennale è finito per la squadra di Klopp che può celebrare il suo 19° scudetto atteso da 11016 giorni. Fine di un clamoroso e inaspettato trentennio di errori, sfortunate congiunzioni astrali, squadre sbilenche, campionati persi per uno scivolone del giocatore più rappresentativo (Gerrard nel 2014) e annate rimaste incompiute per un punto o, un anno fa, per un pallone non entrato nella porta del City per 11 millimetri.
Dopo la larga vittoria di ieri contro il Crystal Palace, la sconfitta della seconda della classe Manchester City sul campo del Chelsea, ha ufficializzato il trionfo dei Reds protagonisti di una stagione eccezionale, e irraggiungibili alla luce dei 23 punti di vantaggio con 7 giornate ancora da giocare.
Una gioia incontenibile per i Reds che, dopo aver vinto la Champions nella scorsa annata, conquistano un altro prestigioso obiettivo che mancava nel proprio palmares addirittura dal 1990, quando la massima serie inglese si chiamava ancora First Division. Il Liverpool dunque mette in bacheca il 19° scudetto della sua storia, portandosi nell’albo d’oro a meno uno dal Manchester United.
Una stagione perfetta in patria quella degli uomini di Klopp che hanno collezionato la bellezza di 86 punti, frutto di 28 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta (contro il Watford nello scorso febbraio). 23 i punti di vantaggio sui campioni uscenti del Manchester City di Guardiola, che non sono riusciti a tenere il passo dei Reds, e dopo il pareggio in casa del Chelsea hanno matematicamente consegnato lo scettro al Liverpool. Giovedì prossimo le due squadre si ritroveranno da avversarie e sarà l’occasione per Pep per complimentarsi dal vivo con il collega Klopp, artefice di un capolavoro.
Non dimentichiamoci comunque che la Premier League non è ancora conclusa con Europa e salvezza che continuano ad essere molto incerte. Sette giornate alla fine che potrebbero dire moltissimo per i club in lotta.