La prima stagione segnata dal Covid si è appena conclusa e spetta alla Nazionale di Mancini aprire ufficialmente quella successiva, con le partite di Nations League contro la Bosnia, il 4 settembre a Firenze, e l’Olanda, tre giorni dopo ad Amsterdam. L’obiettivo è sempre e comunque quello massimo, vale a dire, come spiegato dal ct, “raggiungere la finale, perché è importante anche per il ranking. Dobbiamo ricominciare bene perché contro la Bosnia non sarà una partita facile, e poi valuteremo per quella di Amsterdam”. Non mancano ovviamente le preoccupazioni legate al Coronavirus. Le immagini di giocatori e staff tecnico che si sottopongono all’esame del tampone sono inedite per il ritiro azzurro. E la sala stampa allestita nel gigantesco auditorium, con poche sedie distanziatissime, non si era mai vista. Mancini spera in un veloce ritorno alla normalità, perché il calcio senza pubblico non è la stessa cosa: “Il calcio è fatto per far divertire la gente e ha bisogno del pubblico – spiega -. Sicuramente chi ci sta rimettendo di più sono i settori giovanili e i campionati minori”.
Il primo allenamento di questo ritiro è un assaggio di ritorno alla normalità; per Mancini significa tornare a fare il ct a 287 giorni dall’ultima volta.
Primi spunti: solita alternanza Belotti-Immobile al centro dell’attacco, Kean esterno alto, Zaniolo provato a centrocampo nel ruolo di mezzala, così come la new entry Locatelli. Sensi o Cristante in regia, in attesa di Jorginho, in arrivo nelle prossime ore. Per Tonali, che deve stare in quarantena fino al 2 settembre, il punto di domanda sul suo arrivo a Coverciano tende sempre più a un no. Convocati invece, per la prima volta in nazionale: Locatelli, Bastoni e Caputo.
Mancini lavora sul campo ed evita polemiche sul futuro ingaggio di Lippi come direttore tecnico, avvenuto a sua insaputa: “Non sapevo niente, come avete già raccontato voi, ma ha già spiegato tutto il presidente Gravina. Non la ritengo una cosa così importante, non è cambiato niente per me”. Tanto la panchina azzurra se la tiene stretta, oltre gli Europei, fino al Mondiale 2022.