Il Primo Ministro Boris Johnson ha dato l’ok alla ripartenza del campionato di calcio inglese, massima divisione: la Premier League.
Fanno festa i tifosi inglesi ma anche gli appassionati di calcio di mezzo mondo che seguono in TV i match e si interessano alle vicende del calcio d’oltremanica.
Attenzione però: prima di rivedere i famosi stadi inglesi stracolmi di spettatori ci vorrà ancora molto tempo. Se ne riparlerà a Settembre ma quasi certamente si continuerà a porte chiuse almeno fino a fine anno.
Così riporta THESUN.CO.UK
Il Calcio in TV salverà i 760 milioni di Sterline che ballavano per la fine della stagione ma la mancanza di spettatori e, di riflesso, il minore spettacolo e i minori incassi dal botteghino, potrebbero portare molte società sull’orlo del fallimento.
E’ possibile infatti che i diritti tv per la stagione a venire saranno ridotti e ciò non verrà compensato dagli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti.
Il calcio inglese è stato tra i primi e tra i più abili a valorizzare il prodotto in TV vendendo i diritti in molti paesi esteri e ottenendo grosse cifre, cifre che hanno consentito ai Club di acquistare campioni (spesso superpagati) e aumentare il monte ingaggi.
Ora, questo taglio improvviso e imprevisto porterà il calcio inglese a doversi ridimensionare e, soprattutto, a chiedere un intervento al Governo del Paese.
In Inghilterra, dove c’è un pò meno demagogia rispetto al nostro Bel Paese e dove gli interessi di TUTTI I SETTORI vengono presi in seria considerazione, questa ipotesi non è stata scartata perchè il calcio è un’industria che muove parecchi interessi e partecipa in modo sensibile al PIL nazionale.
Oggi i 20 Club della PREMIER si riuniscono per stabilire le modalità della ripartenza: a breve ne sapremo di più.