La Juventus esce ancora dalla Champions League. Come con l’Ajax, come col Lione. Da favorita. Stavolta non basta vincere 3-2 ai supplementari col Porto.
I portoghesi, che avevano vinto 2-1 l’andata in casa, festeggiano il pass per i quarti al termine di una partita al cardiopalma e un finale thrilling in cui la squadra di Pirlo ha attaccato a testa bassa alla ricerca disperata del gol qualificazione.
I portoghesi vanno al riposo in vantaggio grazie al gol firmato da Oliveira su rigore, poi nella ripresa arriva la doppietta di Chiesa che ribalta la gara. In mezzo tra i due gol bianconeri, l’espulsione di Taremi che lascia il Porto in inferiorità numerica già al 54′. I supplementari si materializzano dopo la traversa colpita al 93′ da Cuadrado.
La rete del 2-2 di Oliveira su punizione all’extra time è il jolly qualificazione per la squadra di Sergio Conceicao. Il 3-2 di Rabiot accende il finale del match, ma l’assedio bianconero non porta al gol che vorrebbe dire passaggio del turno.
Negli ultimi 3 anni le cose sono andate male anzi malissimo, con i bianconeri rispediti a casa nonostante i favori del pronostico li inserissero nel novero delle squadre che potevano competere per il Trofeo. Contro i lusitani sono riaffiorati quei fantasmi che nemmeno la presenza di Cristiano Ronaldo è servita a scacciare. Cinque Palloni d’Oro e una vagonata di record costantemente aggiornati anche in Italia e in Serie A non sono bastati per garantire alla squadra quel salto di qualità necessario in Europa per arrivare (almeno) in finale e dare tutto per il titolo.