Game over a San Siro. L’Inter è fuori dalla Champions League e fuori dall’Europa League.
Inter-Shakhtar Donetsk è l’ennesimo dramma sportivo nerazzurro iniziato male e finito peggio. La formazione iniziale con Barella titolare, anche se a mezzo servizio, è servita a reggere lo 0-0. Poi sono arrivati i cambi. Conservativi. Tardivi. Le solite staffette che non cambiano nulla al prodotto. Il gol di confusione non è arrivato. E fa ridere nervosamente notare che la cosa migliore della serata è la prestazione di Eriksen, entrato solo all’85’ e unico vero pericolo offensivo per la porta dello Shakhtar Donetsk. Il centrocampista danese entra con il piede caldo. Finalmente arrivano tiri dalla distanza e calci d’angolo battuti sulla testa dei compagni, per quanto possibile.
Il quarto posto nel girone, non regala neanche il salvagente Europa League. Il tutto nonostante i presupposti, ovvero una partita dominata contro lo Shakhtar e il successo del Real Madrid sul ‘Gladbach. Lo 0-0 maturato contro gli ucraini a San Siro è la pietra tombale sulla campagna europea nerazzurra.
L’Inter, da ora in avanti, avrà tutto il tempo di concentrarsi e lavorare per il campionato (e magari la Coppa Italia). Considerando i tanti problemi di infortuni, non una brutta notizia. Certo, la pressione sarà alle stelle e non è detto che questo gruppo, a partire dal suo leader, sia in grado di sopportarla. Al momento la certezza è una sola: chiudere la stagione senza titoli, vorrebbe dire ripartire da zero la prossima estate