Ndo stai?”. La battuta di Mario Draghi accompagna la giornata di festa degli Azzurri, tornati in trionfo in Italia dopo la vittoria degli Europei. Il Presidente del Consiglio sta leggendo il discorso di ringraziamento rivolto alla Nazionale quando, non riuscendo a scorgere con lo sguardo Gigio Donnarumma, l’eroe di Wembley.
“Siete entrati nella storia con i vostri sprint e le vostre parate… E che parate”, aggiunge con il sorriso, tra l’ilarità dei presenti, sottolineando la bellissima prestazione del portiere che – dopo la Spagna – ha neutralizzato anche l’Inghilterra. Decisivo al punto da meritare anche il premio di miglior giocatore del torneo. “La nazionale di calcio ha vinto gli europei dopo oltre 50 anni – ha aggiunto il premier, celebrando una stagione d’oro per lo sport tricolore -, Berrettini primo italiano in quasi un secolo e mezzo e la squadra under 23 di atletica leggera è al primo posto del medagliere europeo. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare”.
Come una famiglia. È così che il ct, Mancini, e gli stessi calciatori hanno spesso definito il vincolo che s’è creato in un gruppo compatto. E alla famiglia fa riferimento anche il Presidente, Draghi, che dedica un pensiero anche agli affetti più cari dei protagonisti in Azzurro. “Voglio ringraziare tutte le vostre famiglie che vi hanno sostenuto, vi hanno incoraggiato, una famiglia che è stata paziente: brave mogli, brave famiglie”.
Dopo le parole di Mattarella al Quirinale e quelle di Draghi a Chigi, gli Azzurri completamente inebriati dal trionfo sono andati con il pullman scoperto per le vie di Roma tra l’esaltazione della folla per terminare la loro giornata al Parco dei Principi di Roma.