E’ facile dire STOP ma adesso? Le contraddizioni di un Paese che vuole riaprire le scuole il 14 maggio e che poi fa marcia indietro (peraltro ampiamente prevista) e arriva a chiudere la stagione di calcio in corso senza attendere gli sviluppi della FASE 2 in tutta Europa.
Vince il PSG (e sai che novità!!!) con 12 punti di vantaggio sul Marsiglia. Quello che però preoccupa sono i ricorsi delle altre squadre: il Lille è fuori dalla zona Champions per 1 solo punto che poteva colmare nelle 10 partite rimanenti.
Il Lione, settimo e in ritardo ma ancora in corsa per un posto in Europa, farà ricorso come forse anche le retrocesse.
Le PAY TV hanno già dichiarato che non pagheranno l’ultima rata dei diritti.
La Francia che progetta il Tour de France “a strade chiuse” cioè senza pubblico sul ciglio della strada, adesso chiude il Campionato di Calcio.
Non è facile nè essere d’accordo nè essere in disaccordo: una decisione, alla fine, dovranno prenderla anche gli altri Paesi. Quello che certamente appare singolare, è la tempistica: c’era bisogno di accelerare così i tempi?
Anche volendo pensare a programmare la prossima stagione, ora come ora c’è ben poco da fare che la mancata sospensione dell’attuale stagione impedisca di fare.
Insomma, a molti appare come una francesata con la variante, per certi aspetti paradossale, che questa decisione possa anche venir revocata: da qualche Tribunale, dallo stato comatoso delle finanze dei club e infine, perchè no, anche dal buon senso.
Insomma, la LIGUE 1 senza PATOS per il titolo può anche andare in soffitta, per quest’anno…un anno disgraziato, comunque la si pensi e comunque la si voglia vedere.