Non è una partita da tripla, ma nemmeno un “out of context”, quella che vedrà in scena la Lazio di Simone Inzaghi contro la corazzata tedesca del Bayern Monaco. I bavaresi sono reduci da una stagione strepitosa da guinness di trofei e hanno un capitale tecnico sportivo che peserà tantissimo anche all’Olimpico. Dall’altra parte del rettangolo verde, i biancocelesti della Capitale, sicuramente non faranno da sparring partner, ma difficilmente potranno giocarsela alla pari. Questo perché la Lazio, che pure presenta valori importanti dalla mediana in avanti, non sembra altrettanto affidabile nel reparto difensivo, in cui sconta anche delle assenze rilevanti a fronte di alcune alternative parse non all’altezza dei titolari. Viste le ultime prestazioni non incoraggianti di Patric e Hoedt, toccherà allora a Simone Inzaghi provare ad esperire soluzioni tattiche lungimiranti in grado di contenere la propulsione offensiva dei neo campioni del mondo. Per poi lasciare all’estro e al killer instinct del trio Luis Alberto, Milinkovic e Immobile l’opportunità di graffiare e fare male davanti, ribaltando repentinamente il fronte del gioco. E non è detto che non succeda, considerando anche l’attitudine spavalda degli uomini di Inzaghi, che nel loro percorso europeo sino ad ora hanno ben figurato, vedasi big match contro il Borussia. Da registrare, peraltro, che anche i tedeschi arrivano a questa sfida con alcune pedine mancanti, e di un certo spessore. Sicuri assenti dovrebbero essere infatti Pavard e Muller (positivi al Covid), Nubel (lesione parziale dei legamenti sindesmotici), Douglas Costa (infortunio al metatarso destro) e Gnabry (stiramento alla coscia), D’altra parte in campo scenderanno protagonisti indiscussi del nostro tempo e già nell’Olimpo del calcio, quali Neuer, Kimmich, Lewandowski, insieme con alcuni dei potenziali più apprezzabili degli ultimi anni di Champions League come Davies, Alaba, Sanè e lo stesso Kingsley Coman, che si rivedrà in Italia dopo l’esperienza non proprio memorabile a Torino, sponda Juve. Saranno loro a suonare la musica per il super Bayern e se solo un paio di questi interpreti dovessero illuminare il proscenio, allora per la Lazio sarà davvero dura uscire imbattuta da un Olimpico, comunque, in serata di gala.
Filippo Salone