La Confederazione calcistica brasiliana (CBF) ha pubblicato un protocollo con le linee guida che i club dovranno seguire per riprendere le attività sportive in sicurezza. Il documento è stato preparato dalla Commissione medica straordinaria e segue le regole dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), del Ministero della sanità, del Consiglio federale di medicina (CFM) e dell’Associazione medica brasiliana (AMB).
Il piano consisterà in cinque fasi necessarie per far ripartire il calcio in maniera graduale: formazione preliminare, individuale o in piccoli gruppi, formazione collettiva, competizioni e monitoraggio. L’opuscolo afferma inoltre che i club dovrebbero essere responsabili delle misure interne di sicurezza sanitaria.
La prima fase sarà il momento in cui i club dovrebbero cercare di testare in massa i propri dipendenti per garantire che nessuno sia positivo al Coronavirus. Per gli atleti positivi scatterà l’isolamento.
La seconda e la terza tappa saranno simili a quanto già sperimentato dal calcio europeo. Gli allenamenti saranno inizialmente individuali, poi in piccoli gruppi. Alcune misure delle fasi precedenti, come i test e le misure di sicurezza sanitaria, continueranno ad essere attuate.
La quarta fase non prevede date per il ritorno delle competizioni organizzate da CBF. Tuttavia, il vademecum afferma che il calendario potrebbe subire modifiche a causa della pandemia. Sebbene le competizioni nazionali non abbiano ancora confermato una ripresa, le federazioni statali stanno pianificando la ripartenza dei campionati.
L’ultima fase giustifica la flessibilità delle date delle partite, considerando che il programma potrebbe subire molteplici markup e cambiamenti.
Tutte le partite si giocheranno senza pubblico e con accesso limitato agli stadi, come osservato in Europa. Le conferenze stampa dovranno essere condotte in videoconferenza.