Sul caso di Nicolò Zaniolo ecco che giorni fa Repubblica sgancia una clamorosa bomba. Ormai, nella Roma, è un separato in casa: sulle sue tracce Juventus e Inter, su tutti. Le origini del crac non sono certe, di sicuro c’è il mutismo di Zaniolo, che non parla più con nessuno.
Altrettanto certo il fatto che una settimane fa Paulo Fonseca, dopo la vittoria con l’Hellas Verona, lo abbia duramente attaccato in tv per non aver rincorso un avversario dopo una palla persa. Un rimprovero pubblico dal grande peso specifico. Ma non solo. Eccoci alla bomba di Repubblica: secondo quanto scritto dal quotidiano, proprio mentre Fonseca criticava Zaniolo in favor di telecamera, negli spogliatoi succedeva di tutto: il centrocampista veniva letteralmente aggredito da alcuni compagni di squadra “non del gruppo dei senatori”. Fatto che avrebbe scosso profondamente il ragazzo.
Nicolò l’ha presa malissimo. Non si aspettava di essere bersagliato dalle critiche subito dopo il ritorno sul palco, in un periodo di condizione atletica approssimativa. Si è sfogato con gli amici già in nottata, manifestando un grande dispiacere. Il sospetto che dietro alle frasi di Fonseca ci sia stata una strategia di delegittimazione della società, per preparare la piazza a una possibile cessione, non lo sfiora. Anche perché Guido Fienga lo ha rassicurato: per la Roma rappresenta un patrimonio e non verrà messo sul mercato, al contrario di Dzeko con il quale il rischio scontro esiste, salvo necessità improrogabili. Non a caso Zaniolo sta per cambiare casa. Ha deciso di lasciare l’attico del Torrino di proprietà di Totti per trasferirsi in una villa a Casal Palocco, dove abitano quasi tutti i compagni che mercoledì lo hanno rimproverato.
Insomma, rottura evitata. Mancini gli ha mandato un messaggio per chiarire: non aveva niente di personale contro di lui, era solo un istante di trance agonistica.