Mattia Camboni, 25enne di Civitavecchia, ha dominato la Medal Race finendo al meglio un Mondiale che lo ha visto alla fine sul podio, con la medaglia d’argento al collo, battuto solo dal fuoriclasse olandese Kiran Badloe, che già lo aveva battuto due mesi fa agli Europei. Ieri la storia si è ripetuta a livello iridato: Badloe oro e Camboni d’argento, e adesso il duello si ripeterà sul palcoscenico più importante, ovvero il bacino olimpico di Enoshima, ai prossimi Giochi di Tokyo.
A completare la giornata positiva, la bella vittoria italiana anche nella Medal Race femminile con Marta Maggetti delle Fiamme Gialli che chiude al 6° posto mentre la compagna di squadra Giorgia Speciale, del Canottieri Aniene, anche lei in Medal, grazie al terzo posto, si piazza 10° in generale.
Una finale tutta azzurra quindi all’ultimo grande evento prima dei Giochi, che consola della qualificazione sfumata nel Laser maschile e nel 49er sia maschile che femminile.
Mattia Camboni aveva iniziato in salita con un 21° posto questo mondiale con vento sempre molto forte e mare mosso, condizioni affatto ideali. Poi però ha reagito e ha inanellato una serie di piazzamenti (6-1-2-4-6-4-11-10-2) che gli hanno permesso l’ingresso da terzo ( a 4 punti dal secondo e ad altrettanti dagli inseguitori) alla Medal Race, quella riservata ai 10 migliori il cui punteggio vale doppio.
“Sono sceso in acqua determinato e non ho pensato ad altro che a vincere la Medal. – racconta a terra Mattia Camboni – Questa seconda medaglia in tre mesi mi dà una grande gioia, ripaga di tutti i sacrifici fatti in questo periodo difficile, con poche occasioni di confronto con gli avversari. É un altro sogno che si realizza, è bello abituarsi ai sogni, non voglio smettere !”