Il Südtirol, battendo in trasferta la Triestina 72 ore fa, è approdato in Serie B per la prima volta nella sua storia. La promozione tra i cadetti è il coronamento di un percorso iniziato nel 1995 per un club, che sin dalle sue origini, s’è dato un’organizzazione unica in Italia.
Fondata grazie all’acquisizione dello “Sport Verein Milland”, il Südtirol è stato protagonista di una crescita costante. Dopo la sua fondazione, in due anni è passato dalla Promozione alla Serie D, perdendo solo una partita. Nel 1999 il primo approdo nel calcio professionistico e il trasferimento a Bolzano, nello stadio Druso per volontà del presidente Leopold Goller, l’uomo che pose le basi del Südtirol di oggi, una public company che investe gran parte del proprio budget in strutture sportive e formazione di allenatori e atleti, mentre i contratti dei giocatori della prima squadra sono regolati da un salary cap: guadagnano tutti meno di 100mila euro, non ci sono stelle o prime donne, e il monte ingaggi complessivo è tra i più bassi della Lega Pro.
Il settore giovanile è il fulcro dell’intero progetto: il Südtirol fa calcio in un’area che non vanta una tradizione pari a quella di altre regioni italiane, ma attira i migliori talenti, li fa crescere e gli dà spazio, aprendo loro anche la possibilità di passare poi a club più prestigiosi. L’impostazione di Goller è mantenuta dai dirigenti di oggi, a partire dal presidente Gerhard Comper, top manager della Forst, noto brand di birra, che detiene il 30% della compagine azionaria del club. Oggi il centro sportivo del Südtirol è un gioiellino immerso nel verde, dotato di ben cinque campi da calcio, una struttura che anche molti club di serie A invidiano e dove la Nazionale di Calcio della Germania si è allenata poco tempo fa. Un centro sportivo di ultima generazione dotato di tutti i comfort.
La squadra ha battuto ogni record, allenata da Javorcic (un tecnico che farà carriera), con la difesa meno battuta d’Europa (soltanto 9 reti incassate in 38 partite).
Per la Serie B sono stati già stanziati 11 milioni di euro a budget, una cifra bassa per una formazione cadetta, questo per testimoniare la bravura dei dirigenti che di calcio ne capiscono tanto.