Un’altra prestazione eccellente per Francesco Molinari. Anzi, un’altra prestazione da top 10, dopo le performance nell’American Express e nel Farmers Insurance. Con 278 (-6) colpi il golfista torinese si è classificato 8° nel Genesis Invitational, torneo del PGA Tour disputato sul percorso del Riviera Country Club (par 71) a Pacific Palisades (California). Grazie a questo piazzamento Molinari scala 22 posizioni e torna nella top 100 del ranking mondiale, precisamente all’85° posto. Il torneo è stato vinto da Max Homa che si è imposto al playoff contro Tony Finau. I due hanno terminato con lo score di 272 (-12), dopodiché Homa ha avuto ragione dell’avversario alla seconda buca di spareggio. Homa ha così conquistato il suo secondo titolo americano, che gli è valso il trofeo e l’assegno da 1.674.000 dollari su un montepremi di 9.300.000. Terza posizione per Sam Burns che ha concluso la gara con il punteggio di 273 (-11).
E’ un trionfo speciale per Homa, 30enne di Burbank, città nella contea di Los Angeles. Un exploit arrivato in casa, Homa è stato l’unico giocatore a far registrare sempre un punteggio sotto il par (66 70 70 66) nei 4 giorni di gara. Quinto nel 2020, stavolta è riuscito a far sua la contesa. Con questa impresa Homa, premiato dal suo idolo Tiger Woods, è salito al decimo posto della FedEx Cup e al 38/o del world ranking (era 91/o).
Dal prossimo giovedì, appuntamento di grande richiamo per il World Golf Championships-Workday Championship at The Concession. La gara è tornata in Florida, a Bradenton, dopo alcune edizioni disputate in Messico. Field e montepremi (10.500.000 dollari) stellari. Dovrebbero esserci infatti, come dichiarato sul sito ufficiale della gara, tutti i primi dieci della classifica mondiale.