Sette giornate di gare, ma per gli azzurri è già un record: l’Italia conquista altre 5 medaglie, 39 in totale e ha già eguagliato l’intero bottino della spedizione di Rio 2016. Ma non è ancora finita. Nella notte, Assunta Legnante ha conquistato l’argento nel lancio del disco femminile, classe sportiva F11 con la misura di 40.25 che le vale il nuovo primato europeo. Ma è stato anche poker d’argento nel ciclismo con Luca Mazzone, Francesca Porcellato, Fabrizio Cornegliani e Giorgio Farroni.
In scena sul circuito del Fuji Speedway le prove a cronometro che hanno visto gli azzurri subito protagonisti. Luca Mazzone è il primo a salire sul podio, sfiorando la medaglia d’oro di appena 26 centesimi. “E’ stata una gara molto dura e ricca di imprevisti”, racconta l’handbiker pugliese, vincitore di ben 15 medaglie mondiali.
E ancora: “Partire poco prima degli atleti della categoria H1 può essere problematico, poichè potresti ritrovarti sul percorso assieme a corridori che vanno più lenti, soprattutto in salita. E oggi è andata proprio così: all’ultimo giro, proprio quando stavo andando in progressione per riuscire a dare tutto nel finale, ho trovato un blocco di quattro H1 che non sono riuscito a passare. Sono stato fermo qualche secondo e probabilmente è lì che mi sono giocato la medaglia d’oro”.
Medaglia d’argento anche per Fabrizio Cornegliani (H1), alla sua prima apparizione ai Giochi. Il 52enne lombardo, entrato in Nazionale solo pochi anni fa, cade in corsa ma non si lascia intimorire e raggiunge il traguardo in 45’44″56 alle spalle del sudafricano Nicolas Pieter du Preez. “Questo argento – ha dichiarato Cornegliani -, che ho strappato con sangue e denti, è per il mio papà che mi ha spinto ad arrivare fino a qui. Non abbiamo mai smesso di crederci in cinque anni”.