L’Italia dell’atletica non si ferma più: Massimo Stano è d’oro nella 20 km di marcia! Come Abdon Pamich, nella 50, a Tokyo 1964. Il 29enne barese di Palo del Colle, nel caldo torrido di Sapporo, firma un capolavoro, in testa a guidare il gruppo dal 12° km e poi, con una progressione irresistibile, a operare la selezione decisiva, frantumando un gruppetto inizialmente composto da sette atleti.
È un risultato per certi versi inatteso, visto che alla vigilia il marciatore pugliese non era dato in grandissime condizioni. E invece è arrivata la gara perfetta, Massimo ha sempre tenuto sotto controllo la situazione e nel momento decisivo, ha fatto la differenza con una progressione irresistibile. Questa vittoria arriva dopo il trionfo di Ivano Brugnetti ad Atene 2004. Per la marcia italiana è addirittura la diciottesima medaglia olimpica, la nona d’oro su un totale di ventidue. Terzo dopo quello di Maurizio Damilano a Mosca 1980 mentre nella 50km erano arrivati gli ori azzurri di Schwazer a Pechino 2008, Pamich a Tokyo 1964 e Dordoni a Helsinki nel 1952. Addirittura l’atletica azzurra non conquistava tre titoli da Los Angeles 1984, Giochi però dimezzati dal boicottaggio dell’Urss e dai Paesi del blocco sovietico.
In totale le medaglie azzurre sono 33: 7 ori, 10 argenti e 16 bronzi. Dopo un’altra impresa leggendaria i sogni azzurri sembrano non finire.