Il Roland Garros 2020 in programma dal 21 settembre all’11 ottobre si giocherà a porte aperte e l’intenzione è riempire gli spalti per più di metà della capienza, tra il 50 e il 60%.
Ad annunciarlo nel corso di una conferenza stampa è stato il presidente della Federtennis francese, Bernard Giudicelli: “Quest’anno si giocherà con il pubblico, 20mila persone al giorno, e diecimila al massimo per le finali”.
Giudicelli ha anche spiegato come verrà limitato il numero di spettatori all’interno degli impianti, adottando un principio che è stato applicato finora nei cinema e nei teatri francesi. “Sui tre campi principali (il Philippe-Chatrier, il Suzanne-Lenglen e il Simonne-Mathieu), i posti a sedere seguiranno un preciso protocollo, su ogni fila ci sarà un posto vuoto che dividerà ogni gruppo di acquirenti perché ci sarà un massimo di 4 persone che vogliono sedersi in posti adiacenti. Sugli altri campi, invece, un posto su due sarà lasciato vuoto per rispettare la giusta distanza”.
Ne viene fuori che, così facendo, il numero di spettatori ammessi ai match del Roland Garros sarà compreso tra il 50 e il 60% della capacità normale (circa 20.000 biglietti disponibili per i primi turni, 10.000 per le finali).
Chiaramente questa strategia dovrà superare la prova del tempo, e lo Slam parigino sta scommettendo sul fatto che la pandemia non vivrà alcuna fase di recrudescenza e dunque i protocolli sanitari non verranno ulteriormente inaspriti.
Tra le raccomandazioni del torneo (in realtà sembra proprio che si tratterà di un obbligo), c’è quella di indossare sempre la mascherina nei pressi degli stadi. Gli spazi tra un campo e l’altro, e le possibilità di spostarsi, verranno ad ogni modo ridefiniti sulla base delle linee guida delle autorità sanitarie.