Cinque partite nel turno di questa notte in Nba, e due grandi colpi di scena: il primo riguarda il crollo della capolista della Eastern Conference, cioè la sorpresa dell’anno Philadelphia e quello dei Los Angeles Lakers, campioni in carica.
Dopo ben cinque vittorie consecutive, i Sixers si fermano in casa di una Brooklyn che torna sopra ‘quota 500’ nonostante le assenze di Kevin Durant (protocollo anti-Covid) e Kyrie Irving. A guidare alla vittoria la squadra allenata da Steve Nash sono Caris LeVert, che firma una prestazione da 22 punti, 10 assist e 7 rimbalzi, e Joe Harris, che anche grazie al 6/9 personale dalla distanza è il miglior realizzatore di serata con 28 punti. Dall’altra parte Philadelphia tira evidentemente il fiato dopo la serie positiva: non bastano i 24 punti di Shake Milton, né la doppia-doppia da 20 punti e 12 rimbalzi di Joel Embiid. Il punteggio, infatti, sorride sin dall’inizio ai Nets, che portano a casa la quinta vittoria stagionale.
Gli Spurs (4-4) vincono allo Staples Center per due volte di fila, battendo anche i Lakers, dopo i Clippers. Cavalcano Aldridge, da 28 punti, e un attacco ordinato, da appena 6 palle perse. I Lakers (6-3) si perdono in un bicchier d’acqua, stavolta. Pigri, svogliati. Sempre sotto, ricuciono lo strappo nel 3° quarto, ma le triple dei texani all’inizio del 4° parziale chiudono poi i conti per l’allungo decisivo. LeBron e i titolari gialloviola lasciano il campo con 2’ da giocare, alzano bandiera bianca e si risparmiano per la seconda serata del back to back interno, contro Chicago.
Davis a fine partita non le manda a dire: “La nostra difesa è stata una me..a. Non abbiamo proprio difeso, stanotte”.