Con l’accesso agli ottavi degli Internazionali di Roma di Musetti, Berrettini, Sinner e Travaglia il tennis italiano si conferma in grande crescita. La pattuglia degli italiani competitivi annovera anche Sonego e Fognini e si guarda con speranza al ritorno di un Cecchinato competitivo.
Gli appassionati di questo sport si domandano quali siano le reali prospettive di questi ragazzi.
Partiamo da Fabio Fognini, l’unico tennista Senior di questa compagnia. Pre-Covid, il tennista ligure aveva disputato una delle sue migliori stagioni in assoluto con la vittoria al Master1000 di MonteCarlo e l’ingresso nella TopTen. Classe cristallina, modesta tenuta psicologica, qualche acciacco fisico: Fabio è ancora un tennista che può piazzare la zampata e fare da traino al movimento tennistico italiano.
Matteo Berrettini, classe 1996, è la conferma che il tennis italiano è tornato competitivo. L’ingresso nella TOP TEN, le semifinali agli US Open, la vittoria dei primi tornei ATP e l’appellativo conferitogli dai colleghi tennisti dell’ATP di “giocatore che ha ottenuto i maggiori progressi rispetto alla stagione precedente”. Dotato di un gran servizio, un ottimo dritto e buon tocco a rete Matteo può rimanere stabilmente nei primi 10. La sua caratura reale si vedrà nel 2021 (Covid permettendo) soprattutto nel confronto diretto con i TOP 20. Matteo oramai si impone facilmente nei primi turni ATP.
Jannik Sinner è un 2001!!! E’ stato il più giovane classificato tra i primi 100 della classifica mondiale ATP ma aldilà delle notizie rintracciabili su wikipedia, chi lo ha visto frequentemente giocare può ben dire che è un ragazzo dotato di grande personalità e una palla molto pesante da fondo campo. Più che buono anche il servizio. Dove può arrivare? Difficile a dirsi, il circuito ATP ti stritola, ti obbliga a grandi sacrifici e non ti consente pause di rendimento. Come per Berrettini, anche Sinner ha ricevuto una qualifica prestigiosa dai colleghi ATP come “giocatore rivelazione dello scorso anno”: non male per il tennis italiano. Sinner deve abituarsi a giocare partite importanti, a rimanere in campo per 2h con lo stesso livello di concentrazione. Neanche per lui è preclusa la possibilità di rimanere stabilmente nei primi 10 del mondo…e sono due!
Lorenzo Sonego è un classe 1995: si affaccia alla ribalta importante del circuito ATP nel 2019 con il primo titolo ATP, il 250 di Adalia ma poi si conferma su un livello alto con i quarti a Montecarlo e tante prestazioni importanti. Ha un carattere combattivo, non lascia niente di intentato. Anche lui dispone di un ottimo servizio e una palla pesante da fondo campo. Forse un pò meno dotato di tecnica di Berrettini e Sinner il suo obiettivo può essere di entrare stabilmente nei primi 50 del ranking ma non smettiamo mai di sperare che possa avere ancora un piccolo scatto di convizione.
A Marco Cecchinato, classe 1992 auguriamo di poter rinverdire i fasti che lo hanno visto giungere in semifinale al Roland Garros nel 2018 ed entrare nella top 20 del ranking mondiale. Tuttavia, questo acuto del tennista palermitano è un picco in una carriera decisamente meno importante ad alti livelli cui ha fatto seguito un 2019 disastroso. Marco è un tennista dotato di grande classe: fenomenali le sue smorzate da fondo campo. A volte, tuttavia nella stessa partita alterna colpi da top 20 a passaggi a vuoto da giocatore di Challenge. Chi lo ha visto al Roland Garros nel 2018 non può che sperare si e ci regali ancora delle soddisfazioni magari ricostruendosi un finale di carriera intorno all’esperienza e alla tenuta psicologica.
Lorenzo Musetti, classe 2002, sembra essere un PREDESTINATO: vincitore degli Australian open 2019 under 18, finalista agli US Open 2018 e n°1 della classifica ITF Juniores a giugno del 2019 è entrato nel circuito ATP in modo prorompente battendo prima Wawrinka e poi Nishikori agli Internazionali d’Italia. Per lui i complimenti di Djokovic e le pacche sulla spalla di Nadal. Lui, Berrettini e Sinner sembrano in assoluto i giocatori più promettenti, giovani, volenterosi e con margini ampi di miglioramento che l’Italia possa schierare oggi nel circuito.
L’Italia del Tennis promette bene.