La finale di Shenzhen
Il cammino delle azzurre si è chiuso nel migliore dei modi, con un 2-0 netto che non ha lasciato spazio a repliche.
- Elisabetta Cocciaretto ha aperto la serie superando Emma Navarro con un doppio 6-4. La marchigiana ha mostrato solidità nei momenti chiave, reagendo ai tentativi di rimonta dell’avversaria e conquistando un punto pesantissimo.
- È stata poi Jasmine Paolini a chiudere i conti, imponendosi su Jessica Pegula per 6-4, 6-2. Una vittoria dal grande valore simbolico, la prima della toscana contro la numero uno americana, che ha suggellato il trionfo italiano.
Un successo di squadra
Se Paolini e Cocciaretto hanno portato i punti decisivi, il contributo del gruppo è stato fondamentale: dall’esperienza di Sara Errani, sempre presente nei momenti più delicati, alla compattezza di uno spogliatoio che ha saputo trasformare pressione e attese in energia positiva.
Con questo trionfo, l’Italia sale a sei titoli complessivi nella competizione, confermandosi tra le grandi potenze del tennis femminile.
Il valore del bis
Il successo non è stato solo una conferma tecnica, ma anche un segnale di maturità. Difendere il titolo, dopo un anno di sfide e di crescita, ha un valore persino maggiore rispetto al primo trionfo: significa aver trovato continuità, forza mentale e spirito di squadra.
L’Italia femminile, dopo anni di alti e bassi, è tornata al centro della scena mondiale. Un bis che profuma di futuro.