Altra tappa decisiva quella di oggi, la numero 16 di questo Giro d’Italia 2021. Lo Zoncolan ha impartito i primi valori concreti e conclamati, con Egan Bernal uomo da battere, Yates primo sfidante, Caruso in lotta per il podio ma Remco Evenepoel e Vincenzo Nibali in crisi. Oggi altro show down sulle montagne con il classico tappone dolomitico con quasi 6mila metri di dislivello.
La strada inizierà a salire sin dalla partenza da Sacile, con il GPM di La Crosetta (prima categoria di 11,6 km al 7,1% con picchi del 15%), da scollinare dopo soli 25 chilometri di corsa, che offrirà il terreno ideale ai corridori forti in salita per creare la fuga di giornata, dove tanti corridori vorrano provare a inserirsi. Dopo lo scollinamento ci sarà una lunga discesa, intervallata comunque da qualche strappo, con la strada che comincerà tendenzialmente a risalire già prima dei traguardi volanti di Agordo e Sottoguda.
I tapponi dolomitici si prestano anche a lunghe fughe da lontano, e stavolta toccherà agli scalatori. Potrebbero tentare Mikel Nieve, Matteo Fabbro, Sebastien Reichenbach, Valerio Conti e Gorza Izaguirre. Attenzione a Vincenzo Nibali, lo squalo è uscito di classifica nella tappa dello Zoncolan e tre salite lunghe e dure potrebbero fare al caso suo. Nella lotta alla generale si proverà ad attaccare Bernal e il più temibile rivale appare Simon Yates.
Attesi ad una prova di forza anche Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step), che però potrebbe temere un po’ le discese del giorno, e Romain Bardet (Team DSM), uno dei più abili del gruppo su questi tracciati. Da non sottovalutare il giovanissimo Tobias Foss (Jumbo-Visma) e il più esperto Dan Martin (Israel Start-Up Nation).