La nuova SF1000 è più lenta di un secondo rispetto alla SF90 del 2019 e mentre Renault, Racing Team, McLaren migliorano, la Ferrari torna indietro: risultato disastroso con Vettel che chiude in 11a posizione e Leclerc che si difende in 7a posizione a quasi 1 secondo e mezzo dalla pole e a 1 secondo dal suo miglior tempo dello scorso anno.
La Pole va a Bottas per un soffio rispetto al pluridecorato compagno di squadra, Hamilton. Verstappen fa terzo con la gomma gialla e adotta una strategia diversa.
Davanti alla rossa anche Perez e Albon (pochi millesimi). In gara, Charles potrà puntare al quarto posto magari con una strategia accorta.
Ora, la domanda per tutti i Ferraristi è: “come si fa a fare un’auto peggiore di un secondo rispetto a quella dell’anno prima?”: problema di budget? Disinvestimenti? Totale incapacità dei progettisti? Presunzione? Strapotere Mercedes? Non c’è più la dimensione aziendale per stare a quel livello?
In fondo in F1 sono scesi tutti i colossi mondiali e la Ferrari arranca oramai dal 2007, ultimo anno titolato con Raikkonen.
Ferraristi depressi, la stagione sembra compromessa prima ancora di essere iniziata: potranno mai colmare 1 secondo e mezzo gli eventuali sviluppi previsti per il GP di Ungheria?
Qualche fievole speranza per il cosiddetto “passo gara” la lascia proprio Sebastian Vettel, 4 volte campione del mondo ma mai con la Ferrari: “Domani la gara sarà lunga, il passo gara è migliore, speriamo per il meglio”.
Attendiamo le dichiarazioni di Binotto: chiedere le dimissioni vi pare troppo?