Con un calendario compresso in tre mesi, era certo che ci sarebbero state inevitabilmente delle polemiche.
L’Uci ha varato il calendario sulla ripresa del ciclismo agonistico e, mentre il Tour de France è indisturbato nel mese di settembre, il Giro d’Italia si è ritrovato a dover convivere nello stesso periodo (vale a dire ottobre), con le classiche del nord. Un aspetto che non è piaciuto al commissario tecnico della nazionale Davide Cassani.
“Sarebbe servito maggior rispetto – ha affermato Cassani a In Bici Magazine – Non mi piace che le classiche siano state inserite in concomitanza con il Giro; in questa fase tutti sono chiamati a fare sacrifici e non solo la corsa rosa”. Le restrizioni ovviamente incideranno anche sull’organizzazione e in Emilia Romagna era prevista una grande festa per la tappa di Cesenatico che ricalca quella della Nove Colli: “Questa regione ha un grande peso sul Giro 2020 con tre tappe e quella di Cesenatico che è un omaggio alla Nove Colli, avevamo organizzato una grande settimana di festa ma purtroppo sarà tutto diverso”. Infine, i Mondiali. La rassegna iridata sarebbe in programma dal 20 al 27 settembre ma non ci sono ancora certezze: “Atteniamo una decisione definitiva”, ha aggiunto Cassani.