Tre lunghi anni di digiuno, poi una doppietta in due giorni. Mark Cavendish è rinato grazie alla Deceuninck Quick Step, che lo ha voluto fortemente dopo anni di crisi a livello di prestazioni e risultati, con tanto di possibile ritiro anticipato. Invece il ritorno a casa ha riportato il britannico ad alti livelli con i successi in volata nella seconda e nella terza tappa del Giro di Turchia.
“Ritrovare il successo mi ha restituito fiducia. Questa vittoria è merito di una squadra eccezionale e ha un sapore speciale, perché ho la maglia di leader e da cinque anni non mettevo a segno due colpi in fila”, racconta ‘Cannoball’, che in classifica comanda con 8 secondi su Philipsen e dieci sull’olandese De Kleijn. Degli italiani, Belletti è sesto, Lonardi decimo.
E per Cavendish da segnalare dopo il traguardo su tutti l’abbraccio del compagno Fabio Jakobsen, l’olandese rientrato 8 mesi dopo la caduta in Polonia in cui aveva rischiato la vita.
Oltre alla quarta tappa in Turchia, oggi si corre la Freccia del Brabante, classica belga che vede al via Van Aert ma non gli ultimi due vincitori, Alaphilippe e Van der Poel: a sfidare l’idolo di casa sono Stuyven, Van Avermaet e i nostri Trentin e Colbrelli, già nell’albo d’oro della prova. In Spagna scatta la Vuelta Valenciana, cinque tappe da qui a domenica.