Dopo l’edizione 2020, che si è svolta eccezionalmente in autunno causa Covid, la seconda classica delle Ardenne si corre quest’anno nella giornata odierna. Siamo in Vallonia, come dice il nome della corsa, cioè la regione francofona del Belgio. Sul percorso ci saranno da affrontare dodici salite principali, compresi i tre passaggi sul Muro e senza sottovalutare numerosi altri saliscendi di una regione in cui di pianura in effetti ce n’è ben poca.
I ciclisti si sfideranno lungo i 194 chilometri con partenza da Charleroi e storico arrivo sul muro di Huy (10,3 km al 10,2 %). Il tracciato della corsa belga è in linea per i primi 122 km con alcune asperità come la Cote d’Yvoir (2,1 km al 6%), la Cote de Thon (1,2 km al 6,9%), Cote de Groynne (2,1 km al 5%) e Cote de Haut-Bois (1,2 km al 7,9%). Le ultime due asperità verranno scalate due volte, mentre il Muro di Huy verrà ripetuto in ben tre occasioni.
I protagonisti più attesi saranno tanti, tra cui tutti i corridori in attività che in passato l’hanno vinta: il campione del Mondo Julian Alaphilippe che ha vinto le due edizioni 2018 e 2019, l’eterno spagnolo Alejandro Valverde che ha trionfato alla Freccia Vallone addirittura cinque volte, il padrone di casa Philippe Gilbert e naturalmente il detentore Marc Hirschi. Con sorpresa, il grande favorito però, è un esordiente: Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Lo sloveno ha una condizione eccelsa, come si è visto al recente Giro dei Paesi Baschi, e il Muro di Huy è una salita perfetta per lui. Altri candidati al successo sono Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), David Gaudu (Groupama-FDJ), Michael Woods (Israel Start-UP), Tom Pidcock (Ineos), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) e Benoit Cosnefroy (Ag2r),