Termina in finale il sogno di Jannik Sinner di diventare il più giovane tennista italiano a vincere un Masters 1000.
Obiettivo sfumato per il 19enne italiano, battuto 7/6 6/4 dal polacco Hurkacz a Miami. Una partita non giocata al meglio dall’italiano condizionata da troppi errori non forzati. Di contro, il polacco, in stato di grazia, ha disputato un match sopra le righe che ha condotto fin dalle prime battute.
Le congratulazioni di Sinner all’amico Hurkacz per la vittoria testimoniano la grande stima fra i due giocatori: “Sono orgoglioso della persona che sei, spero che giocheremo ancora il doppio insieme”. Sulla settimana in Florida: “Nelle ultime due settimane siamo migliorati molto, purtroppo oggi non è stata la nostra giornata.”
Con la finale raggiunta a Miami l’altoatesino guadagna dieci posizioni mondiali passando dal numero 31 al numero 21 del mondo. Ma nella race, la classifica che a fine anno qualifica i migliori 8 per il Masters di Torino, Sinner è già numero 7 del mondo. Da quando l’Atp si è inventata il circuito dei Masters 1000 (dal 1990), Jannik Sinner è il secondo italiano a raggiungere la finale dopo Fabio Fognini che nel 2019 ha trionfato sulla terra rossa di Montecarlo. Intanto l’Italia stabilisce un nuovo record piazzando 10 giocatori tra i primi 100 del mondo nel ranking ATP. I fantastici 10 sono Matteo Berrettini numero 10, Fabio Fognini numero 18, Jannik Sinner numero 21, Lorenzo Sonego 34, Stefano Travaglia 68, Salvatore Caruso 87, Lorenzo Musetti 90, Gianluca Mager 91, Marco Cecchinato 93 e Andreas Seppi 96. Meglio dell’Italia solo la Francia e la Spagna con 11 giocatori tra i top cento.
È davvero una nuova primavera per il tennis azzurro destinato a far sognare milioni di italiani.