L’imbarcazione era in vantaggio di 40 secondi su quella italiana, ma all’ultima boa si è capovolta in vista della loro prima vittoria, riportando seri danni e sono stati necessari dispositivi di galleggiamento per impedirne l’affondamento.
Dopo che i componenti dell’equipaggio sono stati tratti in salvo (nessuno ha riportato lesioni serie), tutti i team hanno collaborato per riportare la barca in galleggiamento e trainarla in porto, lavorando fino alla tarda serata. America Magic in un suo comunicato ha ringraziato tutti quelli che si sono prodigati nell’assistenza.
È probabile che quando American Magic è ricaduta in acqua dopo la terribile impennata, qualcosa che era fissato all’interno, abbia ceduto andando a spingere sullo scafo sfondandolo. Le ipotesi parlano di una pesante centralina o di un pacco batterie. Ora si spiega come in pochissimo tempo American Magic avesse iniziato ad inabissarsi e solo l’intervento tempestivo dei soccorsi con le pompe idrovore e anche delle barche appoggio, abbiano impedito che American Magic affondasse sul posto.
Giorni di grande lavoro attendono la squadra statunitense, perché le giornate di qualificazione continuano la prossima settimana, da venerdì, con gli ultimi due round robin. Alla fine dei quali, il migliore in classifica accederà direttamente alla finale della Prada Cup, mentre gli altri due team si sfideranno nella semifinale.
Queste le parole del timoniere del consorzio italiano, Francesco Bruni: “L’ultima regata con American Magic è stata molto particolare perché siamo partiti con dei problemi ai sistemi di strumentazione, avevamo problemi con il racing software, per fortuna avevamo il timer ed abbiamo navigato un po’ a vista. Avevamo un po’ di problemi di sistemi a bordo dovuti alla stessa origine. Poi American Magic si è ribaltata. Condizioni molto difficili, loro hanno provato una manovra molto difficile, che era appunto virare e poggiare, non gli è andata bene. Speriamo adesso che si rimettano in sesto“.