L’Atalanta di Gasperini si trova quinta in classifica, scavalcata nell’ultimo turno di campionato dalla Juventus anche se con una gara in meno. Domenica sera al Gewiss Stadium di Bergamo arriverà proprio la squadra di Allegri, definita dallo stesso tecnico bianconero come la vera rivale della Dea in ottica qualificazione alla prossima Champions League. Niente da buttare, dunque, per il momento: ma che Gasperini e i suoi non siano gli stessi degli ultimi due anni appare al momento lapalissiano, risultati alla mano.
Soprattutto in casa, il piatto piange: la sconfitta contro il Cagliari, arrivata a causa della doppietta di Pereiro e del rosso a Musso, ha evidenziato ancora una volta la poca capacità di concentrazione e il poco equilibrio, una volta rimasti in 10. In precedenza, oltre al pari in trasferta contro la Lazio, raggiunto con una rosa decimata dal Covid, erano arrivati lo 0-0 contro l’Inter e il ko per 4-1 contro la Roma, oltre allo 0-0 di Genova. In precedenza il Gewiss era risultato fatale anche per l’eliminazione dalla Champions, con il 3-2 contro il Villarreal: finora a Bergamo la Dea vale il 12esimo posto in classifica, ha vinto solo tre partite su 10 e ha conquistato appena 13 punti contro i 30 ottenuti in trasferta.
Jeremie Boga, tra Coppa d’Africa e problemi di adattamento, non si è ancora inserito, Robin Gosens si è trasferito all’Inter, Valentin Mihaila è un buon innesto per il futuro ma deve essere sgrezzato e capire il gioco di Gasperini, i giovani Lovato e Piccoli sono stati mandati a fare esperienza, Miranchuk è rimasto ma da ospite quasi indesiderato. Insomma, anche il mercato invernale non è stato ottimale. C’è poi il caso Ilicic, che non ha avuto risoluzione: lo sloveno ha problemi extra calcistici e quasi sicuramente non potrà dare il proprio contributo fino a fine stagione.
Nulla di compromesso, dunque, per l’Atalanta, che però dovrà viaggiare ad altro passo se vorrà restare in lista per un posto per la prossima Champions League.