Eccoci alla volta della Vuelta a España 2020, che andrà in scena da oggi fino a domenica 8 novembre, e chiuderà così l’annata World Tour in corso. La Vuelta ha dovuto rinunciare anche alle prime tre frazioni. Saranno infatti diciotto, non ventuno le tappe, dopo l’addio forzato, per via dell’emergenza sanitaria in atto, alla grande partenza dai Paesi Bassi.
Parlando del percorso, si partirà precisamente dai Paesi Baschi, a Irun, con la prima grande ascesa di questa Vuelta, l’Alto de Arrate. Insomma, si prevede un avvio veramente col botto e carico di colpi di scena. Si proseguirà poi con alcune tappe mosse ma comunque imprevedibili, come del resto le frazioni dedicate ai velocisti, che dovranno battagliare per colpa del vento e dei possibili ventagli. Già dalla sesta tappa ci sarà un’importante sentenza. Transitati in Francia, i corridori affronteranno tre passi di montagna transalpini che hanno segnato la storia di questo sport, ossia il Col du Portalet, il Col de l’Aubisque, e il Col du Tourmalet, dove si capirà chi potrà vincere questa Vuelta e chi no.
Un’altra giornata decisiva sarà quella della dodicesima frazione con l’Alto de La Mozqueta, Alto del Cordal e soprattutto il mitico Angliru. La cima pù popolare delle Asturie sarà il giudice della classifica generale. Passato il giorno di riposo ci sarà la cronometro individuale da Muros a Mirador de Ézaro. Dumbrià, che tra il vento e un finale in ascesa, potrebbe regalare diverse sorprese. L’ultimo giorno di grande battaglia sarà sabato 7 novembre, durante la ventesima frazione con il finale a La Covatilla, un GPM d’hors catégorie dove i leader sfrutteranno ogni centimetro per dare la zampata conclusiva vincere la Vuelta. Come consuetudine la corsa a tappe spagnola si concluderà con una volata in Plaza de Cibeles a Madrid. La capitale spagnola incoronerà il vincitore della settantacinquesima edizione della Vuelta a España.