Rivalità e precedenti
Sabalenka guida i precedenti 8-5, ma nove dei loro tredici duelli sono andati al terzo set: un dato che racconta l’equilibrio feroce e la tensione di ogni loro incontro.
L’ultimo incrocio risale al quarto di finale di Wuhan, vinto dalla bielorussa in due set secchi, ma Rybakina è cresciuta esponenzialmente nelle settimane successive, arrivando qui da imbattuta nel torneo.
Il cammino di Sabalenka: la stagione della consacrazione
La n°1 del mondo arriva a questa finale con numeri da record:
- 63 vittorie WTA nel 2025, più di chiunque altra.
- Nove finali stagionali, un traguardo toccato nell’ultimo decennio solo da Iga Swiatek nel 2022.
- Tre finali Slam (Australian Open, Roland Garros, US Open) più la finale di fine anno — impresa che non si vedeva da Angelique Kerber nel 2016.
Sabalenka punta al titolo che ancora le manca: le Finals, dove perse nel 2022 contro Caroline Garcia.
Una vittoria qui la renderebbe la prima n°1 mondiale a conquistare il torneo dal 2019 (Ashleigh Barty) e la terza negli ultimi vent’anni a chiudere la stagione vincendo uno Slam, un WTA-1000 e il Masters, dopo Henin e Serena Williams.
Sul piano del gioco, la bielorussa ha trovato il perfetto equilibrio tra potenza e lucidità. Il suo servizio e la spinta dal lato del dritto restano armi letali, ma è la maturità nelle fasi di pressione a fare la differenza: la nuova Sabalenka non implode, colpisce con metodo.
Rybakina: precisione e freddezza da campionessa
Per la kazaka, il 2025 è stato l’anno della continuità.
Dopo i titoli di Strasburgo e Ningbo, ha raggiunto la terza finale stagionale, e soprattutto la più prestigiosa: quella del torneo delle campionesse.
Con una percentuale impressionante di punti vinti con la prima di servizio (77,9%), la migliore del torneo, Rybakina ha costruito la sua marcia sfruttando un tennis essenziale, diretto e glaciale.
È anche entrata nella storia come la terza giocatrice asiatica a raggiungere la finale delle WTA Finals, dopo Li Na e Zheng Qinwen. Una vittoria la renderebbe la prima a trionfare, e la prima a battere la n°1 del mondo in finale dal 2016 (Dominika Cibulkova su Kerber).
Dal 2020 ha già superato le 250 vittorie WTA, entrando nel ristretto club condiviso solo con Sabalenka e Swiatek — un segno della sua solidità ai massimi livelli.
Dati chiave e possibili letture tattiche
- Sabalenka: più aggressiva nelle risposte, tende a spingere la seconda di servizio avversaria con profondità e potenza.
- Rybakina: efficiente con la prima, ma rischia quando non trova subito la misura con il dritto.
- Entrambe amano il ritmo da fondo campo, ma Sabalenka può sfruttare la diagonale sinistra per costringere la kazaka in difesa.
- Se si andrà al terzo set, la storia dice che il duello diventa imprevedibile: 9 dei 13 precedenti sono finiti al set decisivo.
Cosa c’è in palio
Per Sabalenka, la vittoria significherebbe chiudere un’annata da dominatrice assoluta, blindando il primato e unendo il titolo più prestigioso alla leadership mondiale.
Per Rybakina, sarebbe la consacrazione internazionale: prima kazaka e prima asiatica vincitrice del torneo, dopo un percorso di crescita silenzioso ma costante.














