• Login
  • Register
  • Privacy policy
  • Cookie policy
  • Termini e condizioni
  • Promo
giovedì, Dicembre 11, 2025
  • Home
  • News
  • Focus Live
  • Pronostici
  • Bonus Advisor
  • Tecniche
  • Il punto
No Result
View All Result
News
Advertisement
  • Home
  • News
  • Focus Live
  • Pronostici
  • Bonus Advisor
  • Tecniche
  • Il punto
No Result
View All Result
News
No Result
View All Result
Home Corriere

Premier League 2025/26 – 16ª Giornata: Analisi e Curiosità

Serena da Serena
Dicembre 11, 2025
in Corriere, Generale, Gollo
0 0
0
Everton–West Ham, 6ª giornata: muri alzati a Liverpool, Hammers in cerca d’aria

La sedicesima giornata di Premier League mette in scena sfide cruciali su tutti i fronti. I campioni in carica del Liverpool cercano riscatto contro il Brighton, mentre l’Arsenal capolista affronta il fanalino di coda Wolverhampton in un classico testa-coda. Spicca il ritorno dell’infuocato derby del nord-est tra Sunderland e Newcastle, senza dimenticare incroci delicati come Chelsea-Everton e West Ham-Aston Villa. Di seguito l’analisi match-by-match con tutte le curiosità.

Liverpool – Brighton & Hove Albion (sabato 13 dicembre 2025)

Crisi da campioni e voglia di riscatto: i Reds di Slot ospitano i Seagulls in fiducia.

Il Liverpool campione in carica attraversa un momento nerissimo e si presenta a questa sfida con numeri da incubo. Con appena 23 punti raccolti in 15 gare e 24 reti subite, i Reds stanno firmando il peggior avvio post-titolo dai tempi del Leicester 2016/17. La squadra di Arne Slot ha perso 6 delle ultime 7 partite di Premier League, compreso un clamoroso 0-3 interno con il Nottingham Forest, scivolando a metà classifica. Il pesante investimento estivo (oltre 450 milioni spesi per rinforzi come Isak e Wirtz) finora non ha pagato: la difesa balla (48 gol concessi nell’anno solare 2025, vicina a sfondare quota 50 come solo nel 2012 e 2014) e l’attacco è sorprendentemente sterile. Mohamed Salah, capocannoniere della scorsa stagione, è l’ombra di sé stesso: l’egiziano è addirittura rimasto in panchina nelle ultime due partite di campionato e registra i suoi minimi in carriera con la maglia dei Reds per tiri e tocchi in area. Il Liverpool inoltre parte spesso col freno a mano tirato: non segna nel primo tempo da cinque gare di fila, indice di approcci poco incisivi.

Dall’altra parte c’è un Brighton che sogna lo sgambetto storico. I Seagulls hanno battuto il Liverpool 3-2 nell’ultimo incrocio dello scorso maggio e puntano a vincere due sfide consecutive contro i Reds per la prima volta in Premier League. Ad Anfield però la tradizione resta ostica: il Brighton ha espugnato il campo del Liverpool solo una volta su otto in Premier (febbraio 2021, proprio contro i Reds freschi campioni). Curiosamente, in ognuno degli ultimi quattro confronti diretti in campionato chi ha segnato per primo non ha poi vinto la partita, segno di sfide sempre aperte fino alla fine. La formazione di Fabian Hürzeler arriva al match in fiducia sul piano difensivo: viene da due clean sheet esterni consecutivi e punta al terzo di fila fuori casa, impresa mai riuscita al club dal 2020. Resta però un tabù da sfatare a dicembre: il Brighton non vince da otto partite di Premier giocate nel mese natalizio, l’unico mese in cui il giovane tecnico tedesco non ha ancora mai ottenuto successi da quando guida i Seagulls. In campo, attenzione al difensore olandese Jan Paul van Hecke, autentico regista arretrato: è il primatista in Premier per “passaggi spacca-linee” (217), di cui ben 110 hanno superato la linea di pressione avversaria. In sintesi, il Liverpool ferito ha bisogno di punti per invertire la rotta, ma il Brighton in ascesa non farà da sparring partner.

Chelsea – Everton (sabato 13 dicembre 2025)

Stamford Bridge tabù per i Toffees, ma l’Everton di Moyes sogna il colpaccio contro i Blues in calo.

Il Chelsea ospita l’Everton forte di una tradizione casalinga ultra-favorevole: i Blues sono imbattuti da ben 30 sfide di Premier League a Stamford Bridge contro i Toffees (17 vittorie, 13 pareggi). Si tratta della striscia interna senza sconfitte più lunga mai registrata dal Chelsea contro un singolo avversario in campionato. La squadra di Liverpool, infatti, non espugna lo Stamford Bridge in campionato da decenni e spesso fatica persino a segnare: in 27 incroci di Premier League contro il Chelsea l’Everton è rimasto a secco di gol (incluse le ultime tre sfide), un dato superato solo dai loro digiuni storici contro Manchester United e Liverpool (28 gare senza segnare). Anche il tecnico David Moyes ha un conto aperto con lo stadio londinese: in 20 partite di Premier disputate in casa del Chelsea non ha mai trovato la vittoria. L’allenatore scozzese spera ora di sfatare finalmente il tabù, proprio come fece nel 2002 quando guidava l’Everton e interruppe una serie di oltre 30 trasferte senza successi contro il Leeds.

Il momento di forma delle due squadre suggerisce che la sorpresa è possibile. Il Chelsea di Enzo Maresca sta vivendo un periodo di appannamento: non vince da tre turni (due pareggi e una sconfitta) dopo aver trionfato in cinque delle sei gare precedenti. L’ultima volta che i Blues hanno infilato una striscia più lunga senza successi sotto la guida di Maresca risale a un anno fa (cinque gare tra dicembre e gennaio). A pesare potrebbe essere anche l’eccessiva rotazione di formazione: l’allenatore italiano ha già effettuato 46 cambi allo starting XI in 15 giornate, ben 11 in più rispetto allo stesso punto lo scorso anno. Nelle ultime quattro uscite ha cambiato almeno quattro titolari ogni volta, cercando la quadratura di un cerchio ancora instabile. Questa mancanza di continuità si è vista sul campo, con prove altalenanti: emblematico il recente 1-1 casalingo contro l’Arsenal, in cui il Chelsea si è fatto rimontare dilapidando altri punti dopo essere passato in vantaggio (già 8 punti persi da situazione di vantaggio in casa, più di tutta la scorsa stagione).

Di contro l’Everton arriva a Londra rinfrancato da una serie positiva. Dalla metà di gennaio, con il ritorno di Moyes in panchina, i Toffees hanno cambiato marcia e ora si trovano sorprendentemente nelle zone alte della classifica. Hanno vinto quattro delle ultime cinque gare di Premier League, tutte con la porta inviolata, mostrando grande solidità difensiva. In questo periodo solo Manchester City, Arsenal e lo stesso Chelsea hanno collezionato più vittorie con clean sheet degli uomini di Moyes. In trasferta l’Everton ha appena centrato due successi consecutivi (entrambi per 1-0) e non ottiene tre vittorie esterne di fila nel torneo dal 2023; addirittura tre successi fuori casa senza subire gol mancano dal 2008. A trascinare la squadra ci sono giocatori in ottima forma come Kiernan Dewsbury-Hall, già a quota quattro reti in campionato (capocannoniere del club) di cui tre nelle ultime quattro presenze, e il giovane attaccante Thierno Barry, che ha trovato il suo primo gol con l’Everton nel recente 3-0 al Nottingham Forest rompendo un lungo digiuno. I Toffees, solidi dietro e cinici davanti, proveranno ad approfittare delle incertezze del Chelsea, che non può permettersi altri passi falsi davanti ai propri tifosi.

Burnley – Fulham (sabato 13 dicembre 2025)

Turf Moor inviolato da 70 anni per il Fulham, ma entrambe le squadre cercano di invertire la rotta in campionato.

La storia di questa sfida parla chiaro: il Burnley in casa contro il Fulham è praticamente imbattibile da oltre settant’anni. I Clarets non perdono una partita di campionato al Turf Moor contro i Cottagers dal lontano aprile 1951, e da allora hanno messo insieme una striscia di 29 risultati utili interni consecutivi contro il club londinese. Anche in epoca recente il trend è confermato: il Fulham non ha vinto nessuno degli ultimi cinque confronti di Premier League contro il Burnley (3 sconfitte, 2 pareggi), con l’ultimo successo risalente all’agosto 2018. Tuttavia, la squadra di Marco Silva (ancora imbattuta nelle ultime 11 gare di Premier contro avversarie neopromosse) cercherà di sfruttare la propria “abitudine” a battere le matricole: i Cottagers hanno vinto tutte le ultime quattro sfide contro squadre provenienti dalla Championship, e un’altra vittoria sarebbe la prima volta di sempre in Premier in cui infilano cinque successi di fila contro neopromosse.

Il Burnley, tornato in Premier League quest’anno, è in una crisi nera di risultati. I granata hanno perso tutte le ultime sei partite di campionato: se dovessero incappare in un’altra sconfitta, eguaglierebbero la peggior striscia negativa della loro storia recente (otto ko di fila, come nel 1995 in seconda divisione e addirittura come nel 1895 in massima serie). La dirigenza ha cambiato in corsa affidando la squadra a Scott Parker, ma finora la scossa non è arrivata. L’ex tecnico del Fulham continua a collezionare sconfitte: Parker ha perso 22 delle ultime 29 gare allenate in Premier e la striscia di sei ko consecutivi con il Burnley riecheggia quella già vissuta proprio sulla panchina del Fulham nel 2019-20. In totale ha perso il 61% delle sue partite da allenatore in Premier (41 su 67), un dato che lo pone tra i peggiori di sempre (solo Daniel Farke ha fatto peggio finora). La difesa del Burnley, solida lo scorso anno in Championship, si è sciolta al livello superiore: solo 16 gol subiti in tutta la stagione scorsa, già 30 incassati in 15 turni quest’anno. È uno dei peggiori peggioramenti difensivi mai visti tra una stagione e l’altra nel calcio inglese (bisogna risalire allo Sheffield United del 2023/24 per trovare un salto ancora più marcato nei gol subiti). Anche l’attacco fatica, in particolare tra le mura amiche: il trequartista Zian Flemming, miglior marcatore stagionale dei Clarets con 5 reti, le ha realizzate tutte in trasferta. In sei gare a Turf Moor non è mai riuscito a segnare e ha concluso in porta solo una volta, sintomo delle difficoltà offensive del Burnley davanti al proprio pubblico.

Anche il Fulham non se la passa benissimo, pur partendo favorito in questa sfida. I londinesi hanno già collezionato otto sconfitte in 15 incontri di Premier e storicamente, quando iniziano così male, rischiano grosso: in tre delle ultime quattro stagioni in cui avevano almeno otto ko dopo 15 turni sono retrocessi (2013-14, 2018-19 e 2020-21). L’unico precedente positivo è del 2004-05, quando nonostante nove passi falsi iniziali riuscirono a chiudere al 13° posto. Per evitare di essere invischiato nella lotta salvezza, il Fulham deve ritrovare continuità e capitalizzare le prove dei suoi uomini chiave. Tra questi spicca l’esterno gallese Harry Wilson, decisivo nelle ultime settimane: ha partecipato attivamente ad almeno un gol in ciascuna delle ultime tre gare (due reti e un assist), e vuole allungare la striscia a quattro, impresa che a un giocatore gallese in Premier non riesce dai tempi di Brennan Johnson nel 2023. Burnley e Fulham arrivano dunque entrambe in difficoltà: la sfida di Turf Moor potrebbe rappresentare per una delle due l’occasione di svoltare una stagione fin qui deludente.

Arsenal – Wolverhampton (sabato 13 dicembre 2025)

Testa-coda all’Emirates: i Gunners lanciatissimi sfidano un Wolverhampton in crisi nera.

Sulla carta è il più classico dei testa-coda e i precedenti confermano il netto divario. L’Arsenal ha vinto tutti gli ultimi otto confronti in Premier League contro il Wolverhampton, sua striscia aperta migliore contro una singola squadra dai tempi delle dieci vittorie consecutive contro il Burnley (tra il 2010 e il 2019). I Gunners vanno a segno da 35 partite ufficiali di fila contro i Wolves (non succede che restino a secco dal febbraio 1979) – una striscia realizzativa che nel calcio inglese ha pochi eguali (solo il Wrexham contro il Darlington vanta una serie più lunga, 49 gare tra il 1929 e il 1961). Anche il fattore campo pesa: il Wolverhampton ha espugnato il terreno dell’Arsenal solo una volta nelle ultime 14 sfide di Premier a Londra (nel novembre 2020) e da allora ha sempre perso nelle quattro visite più recenti. Insomma, i numeri pendono tutti dalla parte della capolista. Va detto che in quattro casi su 41 nella storia della Premier l’ultima in classifica è riuscita a battere la prima, e in ben due di queste imprese c’era proprio il Wolverhampton (nel 2004 e 2011 contro il Manchester United). Ma fare tris stavolta appare proibitivo, vista la differenza di rendimento attuale tra le due squadre.

L’Arsenal arriva a questo impegno al massimo della fiducia. La squadra di Mikel Arteta è in vetta alla classifica e potrebbe centrare la quinta vittoria casalinga consecutiva in campionato, qualcosa che non le riesce dall’inizio del 2024. All’Emirates i Gunners raramente falliscono contro le piccole: hanno vinto le ultime sette gare interne disputate contro squadre che occupavano la zona retrocessione, dopo un pareggio sorprendente con il Southampton nell’aprile 2023. La difesa resta la migliore della Premier (solo 9 gol subiti finora), sebbene abbia mostrato qualche crepa incassando 6 reti nelle ultime 5 partite – il doppio rispetto a quelle concesse nei primi 10 turni. In compenso l’attacco, inizialmente molto legato ai calci piazzati (ben 12 dei primi 17 gol stagionali sono arrivati da corner o punizioni), si è ormai sbloccato anche in azione: dagli inizi di novembre 2024 tutti gli ultimi 11 gol dell’Arsenal in campionato sono stati segnati su azione manovrata. Tra i singoli, attenzione a Noni Madueke: l’ala inglese sembra avere un feeling particolare con i Wolves, avendo già realizzato quattro gol nelle sue due sfide da titolare contro di loro (inclusa una tripletta rifilata ai tempi del Chelsea lo scorso anno).

Il Wolverhampton è in piena emergenza e rischia di frantumare record negativi. Dopo 15 giornate non ha ancora vinto nemmeno una partita (2 pareggi, 13 sconfitte): solo il Queens Park Rangers nel 2012/13 (16 gare) e lo Sheffield United nel 2020/21 (17) hanno avuto un inizio stagione peggiore senza successi in Premier League. I 2 punti raccolti finora dai Wolves eguagliano il minimo storico assoluto a questo punto del torneo. La squadra delle West Midlands non assapora i tre punti da 19 partite di fila in campionato e ha perso tutte le ultime otto – entrambe strisce mai viste prima nella storia del club in massima serie. Con questi presupposti, strappare anche solo un risultato utile all’Emirates sarebbe già un mezzo miracolo. L’Arsenal non vuole certo interrompere la propria corsa proprio contro il fanalino di coda, mentre i Wolves proveranno quantomeno a mettere in campo l’orgoglio per sbloccarsi e tenere viva la flebile speranza di salvezza.

West Ham – Aston Villa (domenica 14 dicembre 2025)

Sfida dal sapore opposto: Hammers in affanno e Villans in volo cercano conferme al London Stadium.

Il West Ham ospita l’Aston Villa in un match tra squadre dalle dinamiche recenti opposte. Gli Hammers non battono il Villa da cinque confronti di Premier League (3 pareggi, 2 sconfitte), dopo che in precedenza avevano vinto cinque scontri diretti consecutivi. Nel confronto dell’ultima stagione, i Villans sono riusciti a sbancare il campo del West Ham per 2-1 – la loro prima vittoria esterna a Londra contro gli Hammers dopo nove tentativi a vuoto dal 2012 in poi. Un nuovo colpo esterno permetterebbe al club di Birmingham di cogliere due successi di fila in casa del West Ham per la prima volta dal 1996, segno di un equilibrio di forza che si sta spostando rispetto al recente passato.

Il West Ham vive un momento delicato e si trova impantanato nei bassifondi della classifica. Con soli 13 punti accumulati in 15 giornate (3 vittorie, 4 pareggi, 8 sconfitte) questo è il peggior avvio per gli Hammers dal 2017/18, quando ne raccolsero appena 10. La buona notizia, per scaramanzia, è che nelle ultime tre occasioni in cui il West Ham aveva 13 o meno punti a questo punto è sempre riuscito a salvarsi senza troppi affanni (ad esempio nel 2017/18 chiuse addirittura 13°). Dal punto di vista del gioco, il cambio in panchina con l’arrivo di Nuno Espírito Santo non ha ancora risolto i problemi difensivi: il tecnico portoghese ha visto le sue squadre incassare gol per 21 partite consecutive in Premier (le ultime 11 sulla panchina del Nottingham Forest e le prime 10 alla guida degli Hammers). Nessun allenatore prima d’ora aveva iniziato la sua esperienza in un club subendo reti in ciascuna delle prime dieci gare. Inoltre, il West Ham tende a calare nei finali: ha già incassato 5 gol dal 90’ in poi (solo Leeds e Newcastle hanno fatto peggio con 6) ed è la squadra che ha concesso più tiri totali (30) e nello specchio (14) negli ultimissimi minuti di gara, sintomo di una tenuta mentale e fisica precaria. In avanti la qualità non manca e c’è attesa per un traguardo di rilievo di Jarrod Bowen: l’esterno inglese è a quota 99 partecipazioni totali a gol in Premier con gli Hammers (60 reti e 39 assist) e potrebbe diventare appena il secondo giocatore del club a toccare la tripla cifra nell’era Premier, dopo Michail Antonio.

L’Aston Villa arriva invece in piena euforia. Dopo non aver vinto nessuna delle prime cinque partite stagionali, la squadra di Unai Emery ha messo il turbo conquistando nove successi nelle ultime dieci gare (27 punti su 30 disponibili, più di chiunque altro in questo intervallo). Un’inversione di marcia storica, mai registrata prima nelle leghe professionistiche inglesi. Sotto la guida del tecnico spagnolo, i Villans hanno accumulato il quarto miglior bottino di punti in Premier dal novembre 2022 a oggi, scalando le gerarchie dopo anni difficili (basti pensare che nei 116 match di campionato prima di Emery l’Aston Villa era la squadra con meno punti raccolti fra quelle sempre presenti in Premier in quel periodo). Sul piano del gioco, l’attacco claret & blue è esploso dopo un avvio a secco: trascorse quattro giornate iniziali senza reti, dalla 5ª in avanti solo il Manchester City ha segnato più gol del Villa (22) in Premier League. In questo parziale i Villans vantano anche una delle migliori percentuali realizzative (circa il 16%, terza dopo Tottenham e Man City), segno di grande cinismo sotto porta. Grande merito va a Ollie Watkins, leader offensivo della squadra: l’attaccante inglese è atteso alla sua presenza numero 200 in Premier League (tra Villa e Brentford) e può già vantare 112 partecipazioni a gol (78 segnature, 34 assist). Solo 11 giocatori inglesi nella storia hanno avuto un impatto superiore nelle prime 200 gare di Premier (l’ultimo a riuscirci è stato Jamie Vardy, con 125). L’Aston Villa, lanciato in zona Champions, vuole continuare a correre anche a Londra, mentre il West Ham ha disperato bisogno di invertire la rotta per risalire la china.

Sunderland – Newcastle (domenica 14 dicembre 2025)

Il derby del nord-est torna dopo anni: Black Cats imbattuti da nove sfide, Magpies in cerca di rivincita al Stadium of Light.

Dopo quasi un decennio di assenza, torna in Premier League l’attesissimo Tyne-Wear derby tra Sunderland e Newcastle. I tifosi dei Black Cats sognano di prolungare una striscia positiva storica: il Sunderland non perde un derby di campionato contro i rivali dal 2011 e ha collezionato nove risultati utili consecutivi negli ultimi nove confronti di league (sei vittorie e tre pareggi). È la serie di imbattibilità più lunga mai ottenuta dal Sunderland nella storia di questa sfida. In particolare, il Newcastle ha sempre sofferto nelle ultime visite allo Stadium of Light, uscendo sconfitto nelle più recenti tre trasferte di campionato contro i biancorossi: un quarto ko esterno di fila nel derby sarebbe un record negativo assoluto per i Magpies. Va detto che l’ultimo incrocio in assoluto tra le due squadre ha sorriso al Newcastle (0-3 in FA Cup nel gennaio 2024), un precedente che aggiungerà ulteriore pepe alla contesa.

Il Sunderland arriva a questo appuntamento con entusiasmo e senza nulla da perdere. Tornati in Premier dopo anni, i Black Cats stanno sorprendendo tutti soprattutto in casa: sono, insieme all’Arsenal, l’unica squadra ancora imbattuta tra le mura amiche (4 vittorie e 3 pareggi) e hanno già raccolto 15 punti allo Stadium of Light – più di quanti ne totalizzarono nell’intera loro ultima stagione in Premier (14 nel 2016/17). La squadra di Tony Mowbray pratica un calcio pragmatico e redditizio: i suoi 18 gol segnati finora superano di molto i 13 attesi dall’indice xG, facendo del Sunderland la quarta squadra più “clinica” del campionato (5 reti in più rispetto alle occasioni create). La grinta non manca: nessuno ha guadagnato più punti in rimonta dei biancorossi (12 punti recuperati da situazioni di svantaggio), segno di carattere e tenuta mentale.

Il Newcastle, favorito sulla carta, ritrova gli odiati rivali in un momento in cui la sua stagione sembra in ripresa. I Magpies hanno vinto tre delle ultime quattro gare di Premier (più un pareggio), tanti successi quanti nelle precedenti tredici partite. In trasferta, il netto 4-1 rifilato all’Everton nell’ultima uscita ha interrotto un digiuno di successi esterni che durava da nove gare (tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa). Le partite del Newcastle sono spesso spettacolari: da otto turni consecutivi la squadra segna e concede almeno una rete (non accadeva a questi livelli dal lontano 1960/61). Tuttavia, l’undici di Eddie Howe dovrà gestire meglio i momenti chiave: fin qui i bianconeri hanno perso 11 punti da situazioni in cui erano in vantaggio, più di ogni altra squadra, segno di qualche calo di concentrazione. Sul fronte dei singoli, Anthony Gordon sta vivendo un buon momento dopo un lungo digiuno realizzativo: ha trovato il gol dagli undici metri in entrambe le ultime due gare e punta a timbrare il cartellino per la terza volta di fila (sarebbe la sua prima volta in carriera). Nessun giocatore del Newcastle ha mai segnato su rigore in tre partite consecutive di Premier, un’ulteriore motivazione per il giovane esterno ex Everton. A centrocampo, Bruno Guimarães ha già firmato cinque reti in campionato – avvicinandosi al suo record personale di sette della scorsa stagione – ma curiosamente tutte sono arrivate al St. James’ Park: il regista brasiliano cercherà di spezzare il digiuno di gol in trasferta proprio nella bolgia del Stadium of Light. Il derby si preannuncia infuocato: il Newcastle vuole riaffermare la supremazia regionale, ma il Sunderland, spinto dal suo pubblico, sogna l’impresa per allungare la festa.

Nottingham Forest – Tottenham (domenica 14 dicembre 2025)

Il Forest sogna un altro sgambetto agli Spurs, che cercano continuità e si affidano a un Richarlison in forma.

Il Nottingham Forest ha assaporato grandi soddisfazioni contro il Tottenham nella scorsa stagione, battendolo sia all’andata che al ritorno e interrompendo una lunga serie negativa. In precedenza i Tricky Trees avevano perso sei confronti di fila in Premier contro gli Spurs (dal 1998 fino al rientro in massima serie nel 2022/23), ma ora sembrano aver trovato la formula per metterli in difficoltà. Storicamente il City Ground è un campo ostico per il Tottenham: gli ospiti hanno vinto solo tre volte in campionato a Nottingham, e sempre mantenendo la porta inviolata. In cinque occasioni in cui il Forest è riuscito a segnare, infatti, gli Spurs non sono mai tornati a Londra con i tre punti (4 sconfitte e 1 pareggio). Proprio la capacità del Forest di trovare la via del gol potrebbe essere la chiave: la formazione di Sean Dyche ha chiuso senza segnare ben 8 partite in questa Premier (solo il fanalino di coda Wolves ha fatto peggio con 9 gare a secco), ma quando riesce a muovere il tabellino diventa ostica da battere. Il Nottingham è infatti imbattuto nelle ultime 11 partite in cui è andato in gol (6 vittorie, 5 pareggi), e l’ultima volta che ha perso pur segnando risale allo scorso aprile (1-2 con l’Aston Villa).

Il Tottenham dal canto suo vuole ritrovare continuità dopo un periodo altalenante. Il successo per 2-0 sul Brentford nell’ultimo turno ha ridato ossigeno alla squadra di Ange Postecoglou, che ora punta a cogliere due vittorie consecutive in Premier per la prima volta da agosto. Gli Spurs, pur avendo frenato nelle settimane precedenti, mantengono un buon rendimento esterno: hanno raccolto 14 punti lontano da casa (4 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte) – solo il sorprendente Crystal Palace ha fatto meglio in trasferta finora – e sono l’unica squadra ad aver sempre segnato almeno un gol in tutte le gare giocate fuori. L’attacco dei londinesi fin qui è stato estremamente produttivo, anche oltre le aspettative: con 25 gol realizzati vanta un overperformance di +10 rispetto agli xG prodotti, la più ampia del campionato. Ciò indica grande qualità nelle conclusioni e capacità di capitalizzare le occasioni, ma anche un possibile margine di regressione se la squadra non inizierà a creare di più.

Mister Sean Dyche, seduto sulla panchina del Forest dallo scorso anno, spera di replicare i colpacci della stagione passata contro gli Spurs, ma la statistica personale contro il club londinese non è incoraggiante. In 17 precedenti da allenatore in Premier, l’ex tecnico di Burnley ed Everton ha battuto il Tottenham solo due volte (nel 2019 e nel 2022, alla guida dei Clarets). Un’eventuale sconfitta inoltre sarebbe la numero 153 in carriera per Dyche in Premier League, un dato che lo porterebbe ad eguagliare Arsène Wenger al settimo posto assoluto nella graduatoria di allenatori più battuti – con la differenza che il francese ha impiegato quasi 500 partite in più per collezionare lo stesso numero di ko. Il Tottenham cercherà di sfruttare queste difficoltà dei padroni di casa affidandosi al suo uomo più incisivo in questa stagione, Richarlison. Il brasiliano è già stato coinvolto in otto reti (sei gol e due assist) ed è il miglior contributore offensivo degli Spurs. Quando parte titolare, l’ex Everton è spesso decisivo: ha partecipato a 18 gol nelle sue ultime 24 presenze nell’XI iniziale. Se la difesa del Forest non sarà attenta, Richarlison potrebbe nuovamente lasciare il segno e regalare agli Spurs quei preziosi punti in ottica rincorsa europea.

Crystal Palace – Manchester City (domenica 14 dicembre 2025)

La miglior partenza di sempre del Palace al banco di prova contro i campioni: sfida tra difesa e possesso vs attacco spettacolo.

Il Crystal Palace si prepara ad accogliere il Manchester City a Selhurst Park, dove però i Citizens negli ultimi anni hanno quasi sempre fatto la voce grossa. I londinesi non battono il City in casa da oltre dieci anni (ultimo successo nel 2015, 2-1 con Alan Pardew in panchina) e nelle ultime 10 sfide interne di Premier hanno raccolto solo tre pareggi a fronte di sette sconfitte. In generale il City ha perso appena due degli ultimi 20 confronti di campionato contro le Aquile (13 vittorie, 5 pareggi), e curiosamente entrambe le cadute sono avvenute a Manchester. Ciononostante, negli ultimi incroci il Palace è riuscito spesso a mettere in difficoltà i campioni d’Inghilterra: le ultime quattro partite tra queste squadre sono state pirotecniche, con entrambe a segno almeno due volte in ciascun match. Si sono registrati due pareggi 2-2 e due vittorie City (4-2 e 5-2), una sequenza di sfide ad alto punteggio che non si vedeva in Premier dagli anni ‘60 (Arsenal-Burnley 1959-61). Non è tutto: il Palace nelle ultime sei sfide ha addirittura segnato per primo nei primi 10 minuti in quattro occasioni, ma non è mai riuscito a portare a casa la vittoria in quei casi (solo un pari e ben tre rimonte subite). Partire forte potrebbe non bastare contro un City capace di ribaltare qualsiasi avvio.

Il contesto attuale vede però un Crystal Palace in forma smagliante e protagonista di un avvio di stagione da record per il club. Con 26 punti conquistati in 15 giornate (7 vittorie, 5 pareggi, 3 sconfitte), la squadra di Roy Hodgson sta vivendo la sua miglior partenza di sempre in massima serie, esattamente il doppio dei punti rispetto a un anno fa a questo punto (13). Un salto di qualità simile non si vedeva in Premier dal caso del Newcastle, capace di raddoppiare il proprio bottino tra 2021/22 e 2022/23 nello stesso intervallo. Il segreto del Palace sta in un’organizzazione difensiva impeccabile e nel sapersi esprimere al meglio lasciando l’iniziativa agli avversari. Ben 17 delle ultime 20 vittorie dei rossoblù in campionato sono arrivate con meno possesso palla degli avversari, di cui 13 nel solo anno solare 2025: un approccio catenacciaro che ricorda quello del Newcastle di Eddie Howe nel 2022, unica squadra recente con più successi (14) nonostante il possesso inferiore. In avanti poi brillano individualità come Eddie Nketiah: l’ex Arsenal sta trascinando l’attacco e ha messo a segno 21 dei suoi 24 gol in Premier con il Palace su suolo londinese (18 in casa e 3 in trasferta a Londra), compresi tutti gli ultimi 12. Una tendenza da “London boy” che solo Cole Palmer era riuscito a spingere più in là (13 reti consecutive segnate a Londra nel 2024).

Il Manchester City si presenta all’appuntamento forte della sua macchina offensiva rodata e in grande spolvero. I Citizens vantano l’attacco più prolifico del torneo (35 gol segnati) e anche il miglior indice di Expected Goals (30.0), a riprova del volume di gioco creato. Pur dominando spesso le gare, la squadra di Guardiola non sta nemmeno sprecando troppo: il saldo tra gol effettivi e attesi è +5, il terzo migliore in Premier dietro al Tottenham e allo stesso Aston Villa. Negli ultimi turni il City è tornato a segnare a raffica: viene da tre vittorie consecutive in cui ha realizzato almeno tre reti, e un altro successo largo porterebbe a quattro partite di fila in gol 3+ come non accadeva dall’aprile 2024. Guardiola, dal canto suo, è a un passo da un traguardo statistico curioso: ha già 149 vittorie in cui il suo City ha segnato tre o più gol, e con la prossima diventerebbe solo il terzo allenatore di sempre a raggiungere quota 150 in Premier dopo Sir Alex Ferguson e Arsène Wenger. Sul piano tattico, i campioni puntano come sempre a imporre il proprio gioco, ma quest’anno possono contare anche su nuove frecce al proprio arco in fase creativa. Il giovane duo Jérémy Doku e Rayan Cherki sta impressionando: sono loro i giocatori che creano più occasioni da gol in assoluto per 90 minuti in Premier (3,4 di media). In particolare Cherki, arrivato in estate, sta viaggiando a ritmi record: serve un assist ogni 80 minuti circa (5 assist in 398 minuti giocati finora), con 1,6 grandi occasioni create e 0,55 expected assist per 90’, numeri mai visti in una singola stagione. Insomma, il City ha ritrovato brillantezza e imprevedibilità e parte favorito, ma dovrà stare attento a non cadere nel tranello del Palace: concedere il pallone alle Aquile potrebbe essere pericoloso se la squadra di Hodgson riuscirà a capitalizzare le poche chance che avrà in contropiede. La sfida mette di fronte due filosofie opposte e si preannuncia avvincente.

Brentford – Leeds (domenica 14 dicembre 2025)

I londinesi vogliono spezzare il digiuno di gol e vittorie, ma i Whites sbarcano con l’attacco rinvigorito e un Calvert-Lewin in gran forma.

Brentford e Leeds si affrontano in un incontro che potrebbe dire molto sulle rispettive ambizioni di metà classifica. Nei pochi precedenti recenti in Premier, le Bees hanno avuto leggermente la meglio solo una volta in quattro sfide (5-2 a settembre 2022 a Londra), mentre il Leeds ha ottenuto un’unica vittoria nelle ultime 12 trasferte di campionato sul campo del Brentford. Quel successo, un sofferto 2-1 nell’ultima giornata 2021/22, fu fondamentale per la salvezza degli Whites, ma resta un’eccezione in un terreno storicamente ostico per i ragazzi di Elland Road. In generale il Leeds soffre tremendamente le gare nella capitale: viene da nove sconfitte consecutive in Premier nelle partite giocate a Londra. L’ultimo acuto risale proprio a quell’affermazione sul Brentford del maggio 2022. Evitare il nono ko di fila domenicale a Londra (sarebbe un record negativo assoluto in Premier) è uno degli stimoli per la squadra di Daniel Farke.

Il Brentford, dal canto suo, deve ritrovarsi dopo due prove opache. I londinesi hanno perso 2-0 sia contro l’Arsenal che contro il Tottenham nelle ultime due uscite, e non vogliono incappare in una terza sconfitta di fila in campionato – eventualità che non si verifica da febbraio 2024. Soprattutto, i gialloneri non segnano da due partite e una terza gara a secco sarebbe una novità assoluta per il club in Premier League. Thomas Frank si affida al fattore campo e al suo bomber casalingo, Igor Thiago, per invertire la rotta. L’attaccante brasiliano è stato implacabile nelle recenti esibizioni al Community Stadium: ha realizzato ben sette gol nelle ultime cinque gare interne di campionato, trovando la rete su calcio di rigore in ognuna delle ultime tre. Se dovesse trasformare un penalty anche stavolta, Igor eguaglierebbe un primato singolare condiviso solo da Dion Dublin (1997/98) e James Beattie (2002) di quattro partite casalinghe consecutive in gol dal dischetto. Con la partenza di Ivan Toney, è lui il nuovo trascinatore offensivo del Brentford e i tifosi sperano possa sbloccarsi di nuovo.

Il Leeds arriva all’appuntamento con fiducia, forte di un attacco improvvisamente esplosivo. Nelle ultime due giornate gli Whites hanno segnato tre gol in entrambe le occasioni (3-1 al Chelsea e spettacolare 3-3 ad Anfield contro il Liverpool), tante volte quante nelle precedenti 37 partite sommate. Non accadeva dal 2001 di vedere il Leeds in grado di segnare almeno tre reti per tre gare di fila nella massima serie, traguardo che cercheranno di replicare a Brentford. La svolta tattica è coincisa con il passaggio al modulo 3-5-2, adottato nelle ultime due uscite, che ha fruttato una vittoria e un pareggio. Curiosamente, il Brentford in stagione aveva faticato non poco nelle prime sfide contro avversarie schierate con la difesa a tre (zero vittorie nelle prime cinque), prima di trovare le contromisure ad aprile e agosto scorsi. Sarà dunque interessante vedere il duello strategico tra Frank e Farke. Il Leeds dovrà anche correggere alcuni difetti cronici: ha già incassato cinque gol nei primi cinque minuti del secondo tempo, più di ogni altra squadra in questa Premier – un problema di approccio alla ripresa da non sottovalutare. Inoltre, giocare di domenica sembra portare male ai biancoblu: hanno perso le ultime otto gare domenicali di campionato, subendo ben 24 reti complessive. Per sfatare questi tabù, la squadra si affida soprattutto a Dominic Calvert-Lewin, rinato come leader dell’attacco. L’ex Everton ha segnato in ciascuna delle sue ultime tre presenze in Premier e cerca la quarta partita consecutiva a segno, impresa riuscita con la maglia del Leeds solo a due attaccanti inglesi in epoca Premier (Rod Wallace nel 1993 e Michael Bridges nel 1999/2000). Se Calvert-Lewin e compagni manterranno il recente smalto offensivo, il Leeds ha ottime chance di infrangere finalmente la maledizione di Londra e aggiungere punti preziosi alla propria classifica.

Manchester United – Bournemouth (lunedì 15 dicembre 2025)

I Red Devils vogliono sfatare il tabù Cherries, mentre Amorim punta su un Bruno Fernandes scintillante per piegare un Bournemouth in difficoltà.

Il Monday Night a Old Trafford vede un Manchester United determinato a invertire un trend sorprendentemente negativo contro il Bournemouth. I Red Devils non sono infatti riusciti a vincere nessuno degli ultimi quattro incroci di Premier League con le Cherries (due pareggi e due sconfitte), un digiuno inedito considerando che nei primi 12 confronti li avevano battuti nove volte. Ancor più clamoroso, il Bournemouth ha espugnato Old Trafford nelle ultime due stagioni, in entrambi i casi con un rotondo 3-0. Nessuna squadra nella storia del massimo campionato inglese ha mai vinto per tre volte di fila in casa dello United segnando tre o più gol in ogni occasione: un record negativo che Ten Hag prima e ora Ruben Amorim vogliono assolutamente evitare.

Il Manchester United sembra aver imboccato la strada giusta dopo un avvio di stagione disastroso. Sotto la guida del giovane tecnico portoghese Amorim, i Red Devils hanno perso solo una delle ultime nove gare di Premier (5 vittorie, 3 pareggi), cadendo 0-1 proprio a Old Trafford contro l’Everton. In questo filotto hanno raccolto 18 punti, più di quanti ne avessero messi insieme nei precedenti 17 match (16). La risalita in classifica è evidente, ma restano problemi strutturali: la difesa continua a ballare troppo. Lo United ha mantenuto la porta inviolata solo in una delle 15 partite di campionato disputate finora, meglio solo del fanalino di coda Wolves. In tutte le competizioni, con Amorim in panchina, la squadra ha fatto registrare appena 6 clean sheet in 42 incontri (14,3%), uno dei dati peggiori per un allenatore con almeno 40 gare nella storia del torneo. Fortunatamente per i tifosi dello United, l’attacco ha iniziato a carburare e alcune individualità stanno prendendo per mano la squadra. Bruno Fernandes, in particolare, è tornato sui suoi standard eccelsi: il capitano è stato coinvolto in otto gol nelle ultime otto presenze di Premier (due reti e sei assist) ed è reduce da una prestazione scintillante contro il Wolverhampton, in cui ha segnato e servito un assist. È la 16ª volta che Bruno timbra gol+assist nella stessa gara di Premier con lo United – solo leggende come Rooney (35), Giggs (22) e Beckham (17) ci sono riuscite più spesso in maglia Red Devils. Il portoghese inoltre guida la classifica delle occasioni create in campionato (45) ed è il miglior assist-man del torneo (6 assist), nonostante il primo passaggio vincente sia arrivato soltanto a fine ottobre, segno di un crescendo notevole. Da segnalare anche il ritrovato feeling con il gol di Mason Mount: l’ex Chelsea ha segnato 3 reti nelle ultime 7 partite, più di quanto avesse fatto nelle sue prime 36 presenze con lo United.

Di fronte c’è un Bournemouth in flessione, che proverà comunque a giocare il ruolo di guastafeste come già fatto negli ultimi due anni a Manchester. I ragazzi di Andoni Iraola non vincono da sei turni (2 pareggi, 4 sconfitte), e appaiono in difficoltà soprattutto sul piano offensivo. Dopo due pareggi pirotecnici a metà novembre, le Cherries non hanno trovato la via della rete nelle ultime due partite, e non restano a secco per tre gare di fila dal finale della stagione 2022/23. Il dato sulle conclusioni evidenzia la recente sterilità: solo 18 tiri totali nelle ultime due uscite, a fronte dei 46 tentati nelle due precedenti – un crollo preoccupante in termini di produzione offensiva. Servirà ritrovare brillantezza per impensierire una retroguardia dello United che concede, e in questo senso il Bournemouth confida nel buon stato di forma di alcuni elementi. Il ghanese Antoine Semenyo, ad esempio, è uno dei giocatori più intraprendenti: tra quelli con almeno 2000 minuti giocati con la maglia del Bournemouth vanta le medie più alte di tiri totali (3,1) e nello specchio (1,2) per 90 minuti. Proprio Semenyo, inoltre, ha un conto aperto con i Red Devils, avendo segnato in entrambe le ultime due sfide giocate contro di loro. Se riuscirà a sbloccarsi, potrebbe dare il la ad una partita più complicata del previsto per lo United. Resta però il fatto che lo storico recente a Old Trafford sembra aver svegliato l’orgoglio dei padroni di casa: i tifosi si aspettano una prova di forza per sfatare il tabù Bournemouth e proseguire la rincorsa alle zone nobili della classifica.

Correlati

Tags: arsenalaston villabournemouthbrentfordBrightonburnleyCalciochelseacitycrystal palaceevertonfulhamleedsmanchester citymanchester unitednewcastleNottingham ForestPremier Leaguesunderlandtottenhamunitedwest ham
Serena

Serena

Next Post
Serie B, Cesena – Modena: il derby emiliano nasconde la X?

🇮🇹 Serie A: L'Analisi Statistica della 15ª Giornata

Iscriviti al gruppo Telegram per rimanere aggiornato
  • Trending
  • Comments
  • Ultimi articoli
Gollo: il sistemone del 21/04 da 12.361€!!!

Gollo: il sistemone del 21/04 da 12.361€!!!

Aprile 21, 2021

Cosa succede quando una partita è posticipata, interrotta, annullata o sospesa?

Agosto 18, 2020
GOLLO: la pagina con tutti i pronostici dell’algoritmo!!!

GOLLO: la pagina con tutti i pronostici dell’algoritmo!!!

Marzo 17, 2021
E’ online la nuova pagina di GOLLO con tutti i pronostici!!!

E’ online la nuova pagina di GOLLO con tutti i pronostici!!!

Marzo 18, 2021
Cavani, tra Napoli e Boca

Cavani, tra Napoli e Boca

0
I Flop sudamericani che qualche squadra italiana pensa di rilanciare.

I Flop sudamericani che qualche squadra italiana pensa di rilanciare.

0
Calcio Svedese: difficile la ripresa a Giugno!!!

Calcio Svedese: difficile la ripresa a Giugno!!!

0
Bielorussia: il calcio al centro del mondo!!!

Bielorussia: il calcio al centro del mondo!!!

0
Serie B, Cesena – Modena: il derby emiliano nasconde la X?

🇮🇹 Serie A: L’Analisi Statistica della 15ª Giornata

Dicembre 11, 2025
Everton–West Ham, 6ª giornata: muri alzati a Liverpool, Hammers in cerca d’aria

Premier League 2025/26 – 16ª Giornata: Analisi e Curiosità

Dicembre 11, 2025
Conto alla rovescia per la ripartenza della Liga.

La Liga: lotta al vertice tra crisi e rivelazioni nella 16ª giornata

Dicembre 11, 2025
Europa League: stasera Milan, Napoli e Roma.

Europa League – 6ª giornata: Celtic–Roma, Basilea–Aston Villa e Celta Vigo–Bologna nel programma del turno

Dicembre 9, 2025

Consigliati

Conto alla rovescia per la ripartenza della Liga.

Liga, 14ª giornata: Barça a caccia di conferme, Real insidiato a Girona e Derby di Siviglia infuocato

Novembre 27, 2025
ATP Finals 2025 – Torino: Oggi in campo Alcaraz-Fritz e Musetti-De Minaur

ATP Finals 2025 – Torino: Oggi in campo Alcaraz-Fritz e Musetti-De Minaur

Novembre 13, 2025
Scozia – 🇬🇷 Grecia: Qualificazioni Mondiali 2026 (Gruppo C)

Scozia – 🇬🇷 Grecia: Qualificazioni Mondiali 2026 (Gruppo C)

Ottobre 9, 2025
Premier League 5ª giornata – Derby, big match e incroci storici

Premier League, 6ª giornata: numeri, tendenze e chiavi tattiche

Settembre 25, 2025

Chi siamo

“Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità”
Il sito è gestito da E-Play24ITA Ltd – Tigne Place 12 Floor 1/5, Tigne Street Sliema ed è realizzato grazie all’ausilio tecnologico di Oolixy Srl – Viale America, 93 – 00144 Roma

Categorie

  • Bonus Advisor
  • Calcio
  • Corriere
  • Dazn
  • Derbybet
  • Faq
  • Faq
  • Faq
  • Faq Gioco
  • Focus Live
  • Formula 1
  • Formula E
  • General
  • Generale
  • Generale
  • Generale
  • Gogoal
  • Goldrake
  • Golf
  • Gollo
  • Gollo
  • Gollo
  • Gollo
  • Il punto
  • In primo piano
  • News
  • Novità Eplay24 (B2B)
  • Pronostici
  • Scuola di betting
  • Sportitalia
  • Tecniche
  • Tennis
  • Uncategorized
  • Winbet365

Tags

arsenal atalanta barcellona bologna bottas Calcio Champions League chelsea ferrari fiorentina formula1 hamilton inter juventus la liga lazio leclerc liverpool mclaren mercedes milan monaco napoli norris parma perez Premier League pronostici pronostico psg qualifiche real madrid redbull ricciardo risultati esatti roma russel sainz sassuolo serie a sinner torino tottenham udinese verstappen

Notizie recenti

Serie B, Cesena – Modena: il derby emiliano nasconde la X?

🇮🇹 Serie A: L’Analisi Statistica della 15ª Giornata

Dicembre 11, 2025
Everton–West Ham, 6ª giornata: muri alzati a Liverpool, Hammers in cerca d’aria

Premier League 2025/26 – 16ª Giornata: Analisi e Curiosità

Dicembre 11, 2025
  • Privacy policy
  • Cookie policy
  • Termini e condizioni
  • Promo

© 2020 GoGoal è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati.

No Result
View All Result
  • Home
  • News
  • Focus Live
  • Pronostici
  • Bonus Advisor
  • Tecniche
  • Il punto

© 2020 GoGoal è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati.

Welcome Back!

Sign In with Facebook
OR

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Sign Up with Facebook
OR

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Utilizziamo i cookie per vari scopi tra cui rendere migliore la tua esperienza di navigazione sul nostro sito. Se vuoi saperne di più clicca qui.