Tolosa – Lens (venerdì 2 gennaio)
Match che mette insieme due traiettorie opposte: il Tolosa, storicamente in difficoltà in casa col Lens (una sola vittoria interna nel secolo), arriva però da due successi consecutivi e con una buona base difensiva tra le mura amiche (già quattro clean sheet in otto gare interne). Il Lens, invece, è la squadra “calda” del momento: nove vittorie nelle ultime 10 e sei successi di fila, con l’aggancio possibile alla miglior serie della propria storia.
Il confronto ha anche una forte impronta fisica: Tolosa e Lens sono le due squadre con più duelli ingaggiati e anche tra le prime per colpi di testa tentati. Interessante pure il duello “da recuperi”: Casseres (Tolosa) e Thomasson (Lens) sono gli unici oltre quota 200 palloni recuperati nel 2025. In più, Tolosa primeggia in Europa per gol da punizione indiretta nel 2025, mentre Thomasson arriva con un dato da regista d’élite (unico a 10 assist nel 2025) e un rapporto storico molto produttivo contro il Tolosa.
Monaco – Olympique Lione (sabato 3 gennaio)
Qui il dato che domina è l’assenza di equilibrio: 18 sfide consecutive senza pareggi tra Monaco e Lione, una delle serie più lunghe in assoluto tra squadre dell’attuale Ligue 1. Il Monaco ha ritrovato incisività nello scontro diretto la scorsa stagione (due 2-0), ma nel presente vive una fase difficile: cinque sconfitte nelle ultime sei e rischio di toccare tre gare di fila senza segnare, cosa che non succedeva da anni.
Il Lione porta invece numeri di solidità: nove clean sheet stagionali, il massimo tra i big-5 europei, anche se lontano da casa non vince da cinque trasferte. Sul piano del gioco, entrambe spingono verso l’area (tra le prime per passaggi verso la zona offensiva), e c’è un potenziale traguardo individuale: Caio Henrique può toccare quota 150 presenze in Ligue 1, con un profilo di assist tra i migliori difensori/esterni dei top campionati dal 2020/21.
Nizza – Strasburgo (sabato 3 gennaio)
Partita che unisce due serie negative, ma con contesti diversi. Il Nizza arriva da sei sconfitte consecutive, mentre lo Strasburgo è in difficoltà offensiva recente (due gare senza segnare) e soprattutto in trasferta: quattro ko esterni di fila, esattamente come il Nizza ha fatto fuori casa. Interessante lo “stile”: entrambe sono tra le squadre che usano meno i passaggi lunghi e, in modo quasi speculare, hanno segnato pochissimo da calcio d’angolo (minimo stagionale).
Sanson ha un legame statistico forte con lo Strasburgo (quattro gol contro questa avversaria), mentre la cornice “allenatore” pesa: il ritorno di Claude Puel è accompagnato dal confronto con le medie punti dei tecnici recenti del club.
Lilla – Rennes (sabato 3 gennaio)
Il Lille ha costruito un dominio di continuità sul Rennes: 12 partite senza sconfitte, la miglior striscia attiva del campionato contro una squadra attualmente in Ligue 1. In casa, poi, è quasi una garanzia statistica: percentuale di sconfitte bassissima contro i bretoni e quattro vittorie interne consecutive. Anche il momento è positivo: Lille a quattro vittorie di fila.
Il Rennes, però, arriva da una svolta: cinque vittorie nelle ultime sei, dopo sei gare senza successi. E i numeri sui duelli dicono che non sarà una partita “morbida”: Lille e Rennes sono tra le migliori per percentuale di duelli vinti. Nota “corale” per il Rennes: gli ultimi otto gol in Ligue 1 sono arrivati da otto giocatori diversi, segno di produzione distribuita.
Olympique Marsiglia – Nantes (domenica 4 gennaio)
Il Marsiglia ha trasformato questa sfida in un terreno favorevole: imbattuto da tempo contro il Nantes, con una serie recente che ha eguagliato il totale di vittorie ottenute in un lungo blocco storico precedente. Al Velodrome, i numeri sono ancora più netti: cinque successi casalinghi consecutivi contro i Canaris, sempre segnando almeno due reti, e una striscia interna di 12 gare senza sconfitte in campionato.
Il Nantes arriva con tre ko di fila ma con un’anomalia stagionale rara: ha raccolto più punti fuori casa che in casa. I dati di volume raccontano un Nantes sotto pressione: è la squadra che subisce più tiri in Ligue 1 ed è anche tra quelle che tirano meno. Sul fronte individuale, Greenwood è vicino alla 50ª in Ligue 1 e nel 2025 è stato il più prolifico del torneo; Abline, invece, guida i dribbling completati nel 2025.
Brest – Auxerre (domenica 4 gennaio)
Il Brest arriva con segnali di crescita in casa: due vittorie interne consecutive dopo un avvio difficile, mentre l’Auxerre porta una tendenza recente insolita: due partite di fila con più di due gol segnati, evento rarissimo rispetto alla sua storia recente. Però, fuori casa, l’Auxerre è la squadra col peggior rendimento: due punti in sette trasferte.
Sul piano stilistico, è un match “verticale”: Brest e Auxerre sono tra le squadre che fanno più passaggi lunghi, ma al tempo stesso hanno una progressione media bassa per sequenza, quindi avanzano in modo poco continuo. Ajorque domina nel gioco aereo (primato 2025 nei big-5 per duelli aerei vinti). L’assenza di Sinayoko per la Coppa d’Africa è significativa: era sempre presente da 50 gare di Ligue 1.
Lorient – Metz (domenica 4 gennaio)
Il Lorient ha numeri storici molto buoni contro il Metz e in casa, salvo l’ultima sfida, ha quasi sempre controllato la serie. Inoltre è in fase difensiva crescente: due clean sheet di fila e obiettivo di allungare una striscia che manca da oltre un decennio. Il Metz arriva invece in caduta: quattro sconfitte consecutive e soprattutto un dato esterno durissimo: sette ko su otto, con almeno tre gol subiti in ciascuna delle sette sconfitte.
Ci sono anche contrasti “di modo”: il Metz è tra le squadre più produttive in contropiede, mentre il Lorient non ha ancora segnato con questa modalità (insieme all’Auxerre). E sul fronte individuale, Hein ha cambiato marcia: otto partecipazioni al gol in 14 partite, molto oltre quanto fatto in un lungo periodo precedente.
Le Havre – Angers (domenica 4 gennaio)
Il Le Havre vive un problema offensivo netto: quattro partite senza segnare, con il rischio di eguagliare la serie peggiore della propria storia in Ligue 1. Eppure, in casa, non perde quasi mai: una sola sconfitta nelle ultime sette gare interne. L’Angers arriva con grande slancio: quattro vittorie nelle ultime cinque, e in trasferta ha appena centrato due successi di fila con clean sheet, scenario che potrebbe diventare storico per il club (tre non li ha mai fatti così).
Il dato che caratterizza l’Angers è l’impatto della panchina: 41% dei gol segnati da subentrati, record della Ligue 1. E c’è una statistica “di pressione” molto forte: è la squadra che nel 2025 ha interrotto più spesso le sequenze alte avversarie nei big-5. Sul fronte opposto, Le Havre è la squadra che crossa di più su azione: volume enorme a fronte della sterilità recente.
PSG – Paris FC (domenica 4 gennaio)
Derby parigino in Ligue 1 che ha un valore storico: due club della regione parigina si affrontano nel massimo campionato per la prima volta dal 1990 e, tra due club della stessa città, non accadeva dal 1978 (PSG–Paris FC). Il PSG arriva con forma positiva (cinque vittorie in sei) e soprattutto con numeri casalinghi difensivi altissimi: sei clean sheet su sette in casa, un salto enorme rispetto al passato recente. In più, la striscia contro neopromosse al Parco è lunghissima: 38 gare interne senza sconfitte.
Il Paris FC arriva con due 0-0/0-3 e rischio di tre gare di fila senza segnare, ma ha iniziato a trovare qualche clean sheet esterno. Curioso l’aspetto “ampiezza”: PSG e Paris FC sono le due squadre che giocano più larghe in Ligue 1. Nota di contesto: Luis Enrique taglia quota 100 partite nazionali col PSG, con un ruolino di vittorie che lo colloca tra i migliori nella storia recente del club. E c’è anche la storyline Ikoné, con indicatori di impatto della squadra molto diversi a seconda della sua presenza in campo.















