La Champions League 2025/26 entra nel vivo con una delle partite più attese della prima giornata: Juventus contro Borussia Dortmund. Due squadre dalla grande tradizione europea, due filosofie calcistiche differenti e una rivalità che nel corso degli anni ha regalato spettacolo e colpi di scena.
Una sfida che sa di storia
Sarà il decimo incrocio ufficiale tra le due formazioni nelle competizioni europee. La Juventus ha un bilancio nettamente positivo: sei vittorie, un pareggio e soltanto due sconfitte. Basterebbe questo dato a confermare il ruolo dei bianconeri come favoriti, soprattutto considerando che la Vecchia Signora non ha mai perso quando ha esordito in casa in una stagione di Coppa dei Campioni/Champions League. In 14 occasioni, sono arrivati ben undici successi e tre pari, un record che racconta la forza della Juve davanti al suo pubblico.
Il Dortmund, però, non è nuovo a ribaltare i pronostici. In tre delle ultime quattro stagioni ha iniziato il cammino europeo con una vittoria, segno di una mentalità pronta e di una squadra che sa come partire col piede giusto. L’unica eccezione risale al 2023, contro il PSG, quando i gialloneri furono sconfitti 2-0.
Igor Tudor, da giocatore a guida tecnica
La partita sarà speciale anche per l’allenatore della Juventus, Igor Tudor, che entrerà in un club molto ristretto: sarà il quarto ad aver partecipato alla Champions con i bianconeri sia da calciatore che da tecnico, dopo Ciro Ferrara, Antonio Conte e Andrea Pirlo. Una responsabilità che pesa, ma anche un’occasione per lasciare un segno personale in una competizione che a Torino resta un sogno mai sopito.
I punti di forza del Borussia Dortmund
Il Borussia si presenta con alcune certezze offensive impressionanti. Nella scorsa stagione è stata la squadra che ha segnato più gol in seguito a recuperi offensivi, dimostrando un pressing feroce e una capacità di colpire immediatamente l’avversario in difficoltà. Con il 24% di precisione nelle conclusioni nate da queste situazioni, i gialloneri hanno saputo trasformare la pressione alta in una vera arma tattica.
Inoltre, il Dortmund ha mostrato una grande tenuta mentale: nel 2024/25 è stato in svantaggio soltanto nel 13% del tempo complessivo giocato in Champions, segnale di una squadra che sa gestire i momenti chiave della partita. E c’è un dato che deve mettere in guardia la Juventus: i tedeschi hanno segnato più di chiunque altro dal 75° minuto in avanti, ben 10 reti, sfruttando la freschezza atletica e la profondità della rosa.
Guirassy e Jonathan David: le armi giallonere
Il volto simbolo di questa crescita è Serhou Guirassy. L’attaccante guineano ha chiuso la scorsa edizione con 13 gol in 14 partite, diventando il miglior marcatore africano di sempre in una singola stagione di Champions. Letale negli ultimi minuti e sempre presente in area, sarà l’uomo più atteso dai tifosi tedeschi.
Al suo fianco, un’altra minaccia: Jonathan David, autore di 7 reti e 2 assist nella scorsa edizione. Con una media di un contributo decisivo ogni 83 minuti, il canadese è uno degli attaccanti più continui a livello europeo. La coppia Guirassy–David promette scintille e metterà a dura prova la retroguardia juventina.
Le armi della Juventus
La Juventus, dal canto suo, si affida alla forza del collettivo e alla spinta del proprio stadio. Dopo il brillante esordio stagionale in Serie A, i bianconeri hanno trovato nuova linfa in attacco con giocatori giovani e veloci, affiancati dall’esperienza di elementi di spessore internazionale. L’entusiasmo è alto, e la squadra vuole dimostrare che il ritorno tra le grandi d’Europa non è solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso ambizioso.
Cosa aspettarsi dal match
Tatticamente, sarà una sfida tra il pragmatismo juventino e l’aggressività del Dortmund. I bianconeri cercheranno di colpire sfruttando gli spazi che il pressing alto dei tedeschi potrebbe lasciare scoperti. I gialloneri, invece, punteranno a mantenere il ritmo alto e a sfruttare la qualità dei propri attaccanti, soprattutto negli ultimi minuti, dove la statistica è tutta a loro favore.