Dopo una sonora sconfitta contro la Spagna, l’Italia si trova con le spalle al muro in vista dell’ultima partita della fase a gironi contro la Croazia. Per Donnarumma e compagni, non ci sono margini di errore: la pressione è alta e Spalletti teme che il pesante ko con le Furie Rosse possa influenzare negativamente il gruppo. La partita contro la Spagna ha messo in luce i problemi difensivi degli Azzurri e la loro incapacità di creare pericoli nell’area avversaria. Ora, Spalletti, consapevole che un pareggio basterebbe per garantire il secondo posto, sta considerando una formazione più difensiva per la sfida alla Red Bull Arena. Il modulo 4-1-4-1 dovrebbe vedere l’esclusione di Pellegrini e Scamacca.
Superare la Croazia sul piano del possesso palla è una sfida ardua: Modric e Kovacic rappresentano un duo di centrocampo di livello superiore. La strategia per gli Azzurri sarà quindi quella di costruire una solida difesa e sfruttare le ripartenze, approfittando delle lacune difensive croate. Cristante sarà il baluardo davanti alla difesa, mentre Chiesa e Cambiaso useranno le loro velocità sulle fasce. In attacco, Retegui sarà il terminale offensivo, con Barella pronto a sfruttare le sue doti di incursore.
La Croazia merita grande rispetto, rispetto che è mancato nella partita contro la Spagna. Dopo il pareggio contro l’Albania, la squadra di Modric ha un solo obiettivo: vincere. Questo è l’ultimo grande torneo per una generazione dorata di giocatori croati, e faranno di tutto per chiudere in bellezza. La sfida si preannuncia combattuta fino all’ultimo respiro, con l’Italia che dovrà infrangere un tabù: dal 1994 a oggi, gli Azzurri non hanno mai battuto la Croazia, con cinque pareggi e tre sconfitte negli ultimi otto incontri. Spalletti dovrà necessariamente invertire questa tendenza per evitare un fallimento che potrebbe oscurare il successo del suo scudetto a Napoli.
La partita sarà decisiva e Spalletti sta lavorando per correggere gli errori visti contro la Spagna, con l’intento di schierare una squadra più compatta e pronta a colpire in contropiede. Il match contro la Croazia non sarà solo una prova di abilità calcistica, ma anche di resilienza e determinazione per un’Italia che cerca di avanzare agli ottavi di finale e dimostrare di poter competere ai massimi livelli.