Sessant’anni dopo, il Bologna torna a calcare il palcoscenico della massima competizione europea, un risultato straordinario dopo una stagione in cui i rossoblù hanno superato ogni aspettativa, conquistando uno storico quinto posto. Tuttavia, rispetto alla scorsa stagione, la squadra ha subito diversi cambiamenti: Thiago Motta è passato alla Juventus e alcuni protagonisti chiave come Calafiori e Zirkzee non fanno più parte della rosa.
A sostituire Motta è arrivato Vincenzo Italiano, che ha sfiorato per due volte il trionfo europeo con la Fiorentina, perdendo due finali consecutive di Conference League. Il nuovo tecnico, però, ha di fronte una sfida complicata: non far rimpiangere il suo predecessore. L’inizio non è stato dei migliori, con solo 3 punti raccolti in quattro giornate di campionato (tre pareggi e una sconfitta). Nell’ultima partita contro il Como, il Bologna è riuscito a rimontare un doppio svantaggio solo negli ultimi 15 minuti, evitando una sconfitta (2-2) ma mostrando fragilità che potrebbero costare caro in Champions League.
Nonostante un sorteggio abbastanza favorevole – le sfide più temibili sono contro Liverpool e Borussia Dortmund – la mancanza di esperienza a questi livelli potrebbe complicare il cammino del Bologna. Per raggiungere l’obiettivo di classificarsi tra le prime 24 nel girone unico, sarà fondamentale non sbagliare le partite casalinghe, come quella contro lo Shakhtar Donetsk, un club più abituato a queste competizioni.
Gli ucraini, pur ridimensionati dalla guerra, restano avversari temibili. Guidati dal tecnico Marino Pusic, hanno avuto un rendimento altalenante in campionato, con 9 punti in 5 partite. Il Bologna dovrà fare attenzione a Sudakov, classe 2002, e al pericoloso attaccante Sikan, già autore di 3 gol in stagione. Per quanto riguarda i rossoblù, gli unici assenti saranno Ferguson, Cambiaghi ed El Azzouzi, mentre in attacco è previsto l’impiego di Castro.
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