L’Arsenal si affaccia al quarto di finale di UEFA Champions League con la consapevolezza che questo potrebbe rappresentare l’ultimo treno per sollevare un trofeo in questa stagione. Dopo l’ennesima frenata in Premier League, i Gunners si aggrappano all’Europa con determinazione, forti di un percorso continentale che finora ha mostrato una squadra più solida e matura rispetto al recente passato. Il ritorno dell’Arsenal in Champions dopo anni di assenza ha trovato proprio nell’Emirates Stadium il suo punto di forza: otto vittorie e due pareggi nelle ultime dieci partite giocate davanti al proprio pubblico, dati che spiegano in parte perché secondo Opta siano da considerare leggermente favoriti, nonostante l’avversario sia il Real Madrid campione in carica.
Anche la recente tradizione contro squadre spagnole offre spunti incoraggianti per Mikel Arteta, che ha vinto cinque degli ultimi sette scontri diretti in Europa con club iberici. Un altro dettaglio interessante riguarda lo storico incrocio proprio contro il Real Madrid, risalente alla stagione 2005/06, quando un giovane Thierry Henry piegò il Bernabéu con un gol da antologia e i Gunners riuscirono poi a qualificarsi in virtù dello 0-0 nel ritorno a Londra. Da allora, molto è cambiato, ma l’opportunità di diventare solo la seconda squadra inglese a non perdere nessuna delle prime tre sfide contro il Real in Champions aggiunge ulteriore stimolo.
Dall’altra parte, il Real Madrid arriva con la consueta aura europea, nonostante il tonfo in Liga contro il Valencia abbia complicato la corsa al titolo. Gli uomini di Carlo Ancelotti, però, si trasformano in Champions: basti pensare che hanno superato tutti gli ultimi 12 quarti di finale disputati nella competizione. A Londra faranno visita forti anche di tre successi consecutivi fuori casa in Europa, sempre con tre gol segnati, e con una striscia positiva nei match di andata nelle sfide ad eliminazione diretta che dura da ben otto partite.
I precedenti recenti in Inghilterra raccontano di una squadra che ha saputo imporsi con personalità su campi difficili, ma è altrettanto vero che le ultime tre eliminazioni subite in Champions dai Blancos sono tutte arrivate per mano di squadre inglesi. Un dato che potrebbe pesare psicologicamente, in una sfida in cui la storia dice Madrid, ma il presente lascia aperto ogni scenario.
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