La stagione calcistica in Russia, sospesa il 17 marzo a causa della pandemia, si sta preparando per la sua parziale ripresa: la National Football League (FNL) e la Professional Football League (PFL) non si giocheranno, ma la Russian Premier League (RPL) si prepara a disputare gli otto round rimanenti dal 21 giugno al 22 luglio (inclusi quattro round infrasettimanali).
Si attende la decisione finale sullo svolgimento di eventi di massa e sportivi da parte delle autorità governative. Insieme alla Russian Football Union (RFU) si stanno discutendo le regole per riprendere gli allenamenti e far ripartire il campionato in sicurezza mentre la leadership della Premier League, ha creato un regolamento medico che agirà sulle rimanenti partite di campionato e garantirà il rispetto delle principali regole della RPL.
I club di Mosca sostengono che sia ancora troppo presto per la ripartenza, forti del fatto che, fino al 31 maggio, si applicheranno ancora severe restrizioni e un regime di auto isolamento in tutto il territorio nazionale. Inoltre, nella regione metropolitana, le misure di quarantena sono le più rigorose in assoluto, a dispetto delle altre regioni della federazione in cui sarebbero già state allentate. Questo, secondo alcuni club come lo Spartak, il CSKA, il Dynamo ed il Lokomotiv, sarebbe ingiusto, perché permetterebbe ai loro rivali, di iniziare gli allenamenti molto prima non garantendo giustizia sportiva alle squadre della capitale. I calciatori dello Zenit, ad esempio, si sono allenati individualmente per diversi giorni sotto la guida di Sergei Semak.
Al momento dello stop del campionato, lo Zenit era al primo posto (50), seguito dal Lokomotiv Mosca e al Krasnodar (entrambe a 41) ed in quarta posizione l’FK Rostov (38).