Il Dipartimento di Giustizia USA ha approvato la restituzione di oltre 171 milioni alle vittime dello scandalo corruzione interna alla FIFA.
La vicenda, che risale al 2015 (grazie ad un’indagine della FBI), svelò oltre 20 anni di mazzette e tangenti all’interno della massima organizzazione calcistica mondiale, per la massima parte relative alle procedure di assegnazione dei Mondiali. Tra maggio e dicembre di quell’anno, trenta tra funzionari e dirigenti della FIFA furono accusati, a vario titolo, di racket, frode telematica e reati di riciclaggio di denaro. Tra questi, ben 27 si dichiararono colpevoli; nello scandalo furono coinvolti anche diversi istituti bancari e altre aziende di livello mondiale, tutte coinvolte, per i rispettivi interessi, in una vera e propria compravendita della competizione più prestigiosa al mondo. A sei anni dallo scandalo corruzione, arriva l’approvazione del Dipartimento di Giustizia.
La somma è determinata dalle perdite sofferte da FIFA, Concacaf e Conmebol a causa delle pratiche corruttive portate avanti per decenni da svariati dirigenti. Si tratta di soldi che arrivano dai conti bancari posti sotto sequestro e riconducibili ai dirigenti incriminati.
La FIFA ha fatto sapere che questo indennizzo sarà destinato al nuovo World Football Remission Fund. «Sono lieto di vedere che il denaro che è stato sottratto illegalmente al calcio sta tornando al suo posto per essere utilizzato per i suoi scopi originali. Per fortuna, abbiamo ormai superato quello sfortunato periodo ed è bello vedere che finanziamenti significativi vengono messi a disposizione della Fondazione FIFA in modo da poter avere un impatto positivo attraverso i programmi per i giovani e la comunità», ha commentato il presidente della FIFA, Gianni Infantino.