Dopo la sconfitta ai punti a Las Vegas contro il cubano Yordenis Ugas, il fuoriclasse filippino, 42 anni, non ha sciolto le riserve sul suo futuro, annunciando l’intenzione di prendersi del tempo prima di decidere il da farsi. “Nel mio cuore voglio continuare a combattere – ha aggiunto -, ma il fatto è che devo considerare anche il mio corpo”.
Un incontro che ha visto Pacquiao non riuscire a trovare le contromisure ai colpi di Ugas. Il cubano è stato più efficace, sfruttando soprattutto il suo jab per mantenere le distanze. Pacquiao è andato anche a terra, ma non è mai partito il conteggio dell’arbitro. Il campione filippino aveva trovato un ottimo momento nel terzo round, mettendo alle corde un Ugas in chiara difficoltà.
Il match con il ben più giovane Ugas potrebbe quindi aver chiuso, come peraltro aveva fatto capire lo stesso Pacquiao, una carriera straordinaria durata 26 anni e che lo ha reso uno dei più grandi pugili della storia. Il campione filippino sta seriamente pensando alla sua vita post-agonistica, anche se non ha sciolto le riserve su cosa deciderà nell’immediato. Per lui, oltre alla vita privata, non manca comunque un attivismo già espresso nel campo politico, oltre che nel business e in tv.
“Non so se sia stato l’ultimo match della carriera. Devo rilassarmi, tra qualche giorno prenderò una decisione definitiva. Ma ci sono cose più importanti della boxe e voglio fare del bene alla mia gente”.