L’azionariato popolare dell’Inter prende il via. Come riporta MF-Milano Finanza, il primo passo del progetto Interspac sarà simbolico: un ristretto gruppo di tifosi interisti noti acquisteranno una piccola quota. Si parla di nomi dello spettacolo come Ligabue o Paolo Bonolis, giornalisti come Enrico Mentana, oltre che a manager come Valerio De Molli (Ambrosetti) e Flavio Valeri (Dea Capital).
L’obiettivo di Interspac, il cui presidente è Carlo Cottarelli, è di raccogliere tra i 300 e i 350 milioni di euro, per detenere una quota del 30/40% dell’Inter, facendo riferimento al modello Bayern, che presenza società come Adidas, Audi e Allianz tra gli azionisti. Forbes valuta il club attorno ai 750 milioni di euro, per cui sarà necessario raccogliere circa 300 milioni per raggiungere lo scopo, fissato in termini di tempistiche per la fine del 2021.
Ai tifosi verrà chiesta una cifra minima di 500 euro per partecipare, una quota che consentirà a chiunque voglia di diventare micro azionista del club.
L’idea di Interspac è di «migliorare la gestione societaria», trovando sponsor di livello e spingendo verso investimenti oculati.
Il bacino da cui il progetto spera di attingere risorse è decisamente ampio: oltre ai 30.000 abbonati, contando i circa 7 milioni di tifosi in Italia e gli oltre 25 milioni a livello globale. Se anche solo l’1% di questi 32 milioni di tifosi comprasse una sola azione, il club potrebbe raccogliere fino a 160 milioni di euro.
Il 25 Giugno verrà lanciata una survey sul sito di IQUII Sport per valutare l’attrazione del progetto nei confronti dei sostenitori nerazzurri.