Nonostante un turn-over impegnativo che investe 8/11esimi della squadra potenzialmente titolare, l’Italia batte il Galles, conclude il girone a punteggio pieno senza subire gol e si proietta all’ottavo di finale di Wembley di sabato prossimo, dove incontrerà probabilmente una tra Ucraina e Austria.
Da lì in poi si inizierà a fare sul serio, ma quello che dà fiducia è che la nostra Nazionale abbia ormai acquisito un’identità chiara e riconoscibile, a prescindere dagli interpreti che scendono in campo.
Un Mancini promosso a pieni voti che sostiene da sempre la teoria dell’allenatore sull’inter scambiabilità dei ruoli. Gli azzurri hanno avuto il merito di cercare il raddoppio sino alla fine e confermano un’altra loro virtù: la solidità. La Nazionale che non prende gol da 11 partite, si difende attaccando, mantenendo la porta inviolata nel girone come solo nelle notti Magiche di Italia ’90, che Mancini ha vissuto malinconicamente in panchina.
Il c.t. Roberto Mancini commenta: “Avremmo potuto fare un gol in più ma loro si sono difesi tutta la partita, sono una squadra fisica. Poi era caldo… Siamo stati bravissimi. Meglio di così non si poteva”. Tutte quelle che passano il turno e vanno agli ottavi sono in lizza per vincere. Senza difficoltà? No, le partite sono tutte difficili, non si può vincere sempre, perché qui ci sono i migliori giocatori e non è così scontato”.