Floyd Mayweather è tornato. A 44 anni, “The Money” ha rimesso i piedi sul ring, sfidato questa volta da Logan Paul.
Lo sfidante, uno youtuber dai numeri folli in quanto a followers, sfiora il metro e novanta per un’ottantina di chili, è decisamente più alto, grosso e giovane (17 anni in meno) di Mayweather. È un pugile poco più che amatoriale: il suo storico parla di un solo match, perso contro il rapper KSI, ma il suo ring è social: 19.5 milioni di follower su Instagram, 6 milioni su Twitter, 22.6 milioni su YouTube. Numeri da record, in grado di attrarre un pubblico diverso dai soliti appassionati di boxe. Tanto Mayweather quanto Paul ci hanno messo del loro ad infiammare la sfida, addirittura Jake Paul, fratello di Logan, ha improvvisato un siparietto (costruito) in cui, dopo un faccia a faccia, ruba il cappellino a Mayweather e viene massacrato di botte. Il costo del PPV negli USA è di 50 dollari, circa 200 milioni di guadagno: una ventina di milioni andranno allo YouTuber, l’ex leggenda punta invece alla tripla cifra. L’incontro è stato sponsorizzato come ‘Bragging Rights’, il diritto di vantarsi: di aver chiuso la bocca all’avversario e di aver guadagnato una cascata di milioni.
Stando a quanto si è visto, ai punti avrebbe vinto sicuramente Mayweather, che però ha dato l’impressione di voler evitare di infliggere colpi decisivi per tenere in piedi il match fino all’ottavo round. Al termine dell’incontro, finito quindi senza vincitori ufficiali, il pubblico di Miami ha fischiato entrambi.