“Motori accesi, è una settimana di gara”. Marc Marquez su Twitter ha dato così il buongiorno ai propri follower consapevole di essere finalmente pronto per tornare in pista. Giovedì la conferenza stampa e gli appuntamenti con i media, poi da venerdì si torna in pista con le due sessioni di prove libere, sabato qualifiche e domenica la gara dopo il warm-up mattutino. L’ultima volta che il pilota della Honda scese in pista, fu a una settimana di distanza dalla frattura dell’omero destro, quando il classe 1993 provò eroicamente a partecipare alla ‘rivincita’ a Jerez dopo un trauma decisamente grave patito la domenica precedente.
Ora, quando i suoi colleghi hanno già corso due GP in Qatar, è arrivato il via libera: “A 4 mesi dall’intervento, l’équipe medica dell’Ospedale Ruber Internacional, diretta dai dottori Samuel Antuña e Ignacio Roger de Oña e composta dai dottori De Miguel, Ibarzabal e García Villanueva, ha riscontrato una condizione clinica molto soddisfacente. I progressi nel processo di consolidamento osseo sono stati evidenti”. Poi la frase che Marc più di ogni altra voleva sentirsi dire: “Nella situazione attuale, il pilota può tornare alle competizioni, assumendosi il ragionevole rischio implicito nella sua attività sportiva”.
Da valutare se e quanto l’infortunio abbia lasciato il segno nel corpo e nella testa di un pilota che, ad ogni modo, potrà finalmente tornare a vivere la propria passione. Marc ritroverà una MotoGP molto combattuta, con gap ridottissimi e moto dalle prestazioni livellate. I punti di ritardo accumulati dal leader Johann Zarco sono ‘solamente’ 40: una distanza non impensabile da colmare per uno come il 93, una volta che avrà ritrovato la giusta confidenza con la RC213V.