Slitta ancora di un mese il ritorno in campo di Niccolò Zaniolo, il 21enne talento della Roma operato qualche mese fa per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio. Da oggi Zaniolo inizierà il lavoro con la Primavera, ma il suo ritorno slitta di 3-4 settimane dopo la visita in Austria dal professor Fink: quest’ultimo ha infatti constatato che il ginocchio operato è in ottime condizioni, ma manca ancora un po’ di forza rispetto all’altra gamba.
Rimandata quindi anche la convocazione con la prima squadra che, tempi permettendo, potrebbe al massimo arrivare per una delle ultime due gare del campionato. Titoli di coda anche per quanto riguarda l’Europeo: partecipare alla competizione al via l’11 giugno prossimo, diventa praticamente impossibile.
Il c.t. Roberto Mancini non vuole essere lui quello che chiude la porta alla speranza. “Aspettiamo ancora un po’. So che al 70 per cento non ce la farà a essere con noi – dice – ma Nicolò deve restare tranquillo. Ha davanti a sé una carriera molto lunga, non deve forzare perché la salute è ciò che conta di più. In ogni caso noi lo seguiremo fino alla fine, anche perché conosciamo bene il suo valore. Nel calcio momenti del genere possono capitare”.
E dello stato d’animo di Zaniolo ha parlato anche il padre, Igor, che ha raccontato quali sono le sensazioni del figlio dopo l’ultimo controllo con il professor Fink: “Inizialmente era distrutto e come umore sembrava di essere tornati ai giorni in cui si era infortunato. Piano piano comincia a stare meglio, ma ha una voglia incontenibile di giocare. Appena avrà l’ok da parte di Fink, disputerà le finali Primavera“.