E’ tutto pronto all’Augusta National, in Georgia, uno dei pochi campi da golf al mondo con il riscaldamento incorporato, dove si disputa, da oggi a domenica, il primo major dell’anno: The Masters.
Il sipario su questo splendido spettacolo, giunto alla 85esima edizione e pensato in ogni dettaglio, si apre dunque oggi e il palcoscenico è riservato a 88 giocatori (compresi tre dilettanti), tutti rigorosamente invitati. Fra loro c’è il torinese Francesco Molinari (38 anni), alla sua decima apparizione in questa gara. L’azzurro, che in bacheca vanta un major (l’Open Championship) ha passato il taglio ad Augusta sei volte e due anni fa è andato vicinissimo a conquistare il titolo e la giacca verde di membro onorario di questo club super esclusivo.
Purtroppo non aveva fatto i conti con la buca 12, un corto e insidioso par tre che vanta più di una vittima nella sua lunga storia. La 12 è il cuore del cosiddetto “amen corner”, un triangolo di buche (11, 12, 13) che ha infranto i sogni di gloria di molti golfisti. A strappargli il trofeo fu Tiger Woods, che vinse con un blitz finale il suo 15esimo major, compiendo una resurrezione sportiva miracolosa dopo una serie di operazioni chirurgiche alla schiena. Purtroppo Tiger questa volta non c’è, perché è ancora convalescente dopo il terribile incidente automobilistico del 23 febbraio scorso nel quale ha riportato gravi ferite alla gamba destra.